Piemonte

“Novecento volte Eugenio Allegri”, un libro omaggio di Paolo Ranzani all’attore scomparso


È molto di più di un libro fotografico “Novecento volte Eugenio Allegri” di Paolo Ranzani. È un accorato omaggio, un esperimento condiviso con l’interprete nella testimonianza di uno spettacolo fuori dall’ordinario, il monologo “Novecento”, un rito laico per i teatranti diretto da Gabriele Vacis, scritto da Alessandro Baricco sulla fisicità e sul talento di Eugenio Allegri, appositamente per lui che, nella sua lunga carriera di attore, replicò “Novecento” per 700 volte in 29 anni. Il soliloquio divenne una sorta di religione e spicca tra i fedeli il professionista della fotografia Paolo Ranzani che grazie alla piattaforma Crowdbooks ha realizzato un suggestivo percorso di immagini intitolato “Novecento volte Eugenio Allegri”, con i testi dello stesso attore, di Baricco, Vacis, Lella Costa, Ranzani, Alessandro Bigatti, Lucio Diana, Alessia Donadio, Cristian Zucaro, Stefano Romagnoli. Il volume sarà presentato giovedì 23 novembre nella libreria L’Ibrida Bottega di corso Casale 10 a Torino alle 18.30, con l’autore e l’attrice Daniela de Pellegrin. Un progetto concepito insieme, tra Ranzani e Allegri. “Ad un certo punto però non mi bastò più raccontare la scena, lo spettacolo sul palco era un limite visivo per me, desideravo entrare dentro Novecento, andare oltre la quarta parete e grazie all’amicizia con Eugenio passai oltre il sipario e lo feci per almeno 20 anni, non consecutivi, ovvio, però in qualche modo siamo invecchiati insieme. Senza accorgermene sono diventato testimone di questa storia: la strana e liturgica solitudine dell’attore mentre aspetta il buio della scena per vestire i panni di Novecento. Questo libro fotografico è il frutto di infinite ore avvolto dai neon dei camerini, tra le assi dei palchi, sospeso nel silenzio del dietro le quinte, sempre al fianco di Eugenio. Negli ultimi anni abbiamo parlato molto di quando sarebbe stato il momento giusto per far uscire il racconto fotografico, avevo accumulato circa ventimila file, abbiamo pensato che poteva essere una buona idea per i 30 anni di Novecento, mancava poco, il 2024 era così vicino” scrive Ranzani. Invece Eugenio Allegri morì improvvisamente, mentre andava a teatro, la sera del 6 maggio 2022. “Subito ho pensato di abbandonare l’idea, di gettare i file – continua Ranzani – e poi no, non sarebbe stato giusto. Per Eugenio, per me, per Novecento. E allora eccoci qui, a narrare questa avventura incredibile alle future generazioni”. Per non dimenticare, guardando oltre.


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