Non puoi giocare COD Black Ops 7 e Battlefield 6 se il tuo PC non rispetta tali requisiti
Call of Duty: Black Ops 7 e Battlefield 6, i due pesi massimi che quest’autunno battaglieranno per spartirsi le attenzioni degli appassioni di FPS di tutto il mondo, sono d’accordo su una questione molto importante: la sicurezza. Per questo motivo, entrambi richiederanno l’attivazione obbligatoria di due funzioni specifiche su PC.
Con l’annuncio di questo pomeriggio, Activision e Treyarch sono andate sostanzialmente ad allinearsi a DICE ed Electronic Arts, le quali aveva comunicato il medesimo obbligo già qualche giorno fa. Sia Call of Duty: Black Ops 7 che Battlefield 6 richiederanno l’attivazione obbligatoria di Secure Boot e TPM 2.0 nel BIOS per poter funzionare su PC.
Secure Boot, noto da noi come Avvio Protetto, è uno strumento di sicurezza presente nella maggior parte dei computer moderni. Il suo compito? Controlla che tutti i programmi eseguiti su Windows provengano da una fonte fidata, in caso contrario procede al blocco. TPM 2.0 è invece un chip di sicurezza che verifica l’integrità del processo di avvio per assicurarsi che non sia stato manomesso in qualche modo. TPM 2.0 è obbligatorio per l’esecuzione di Windows 11, dunque se utilizzate l’ultimo sistema operativo di Microsoft potete stare certi di possedere anche il TPM 2.0.
Sia Secure Boot che TPM 2.0 saranno impiegati dai sistemi anti-cheat dei due giochi – Ricochet per COD: Black Ops 6 e Javelin per Battlefield 6 – per garantire che gli utenti inizino le partite da una base sicura e priva di cheat, prima ancora di effettuare tutte le verifiche e i controlli del caso sui server.
Potete controllare lo stato di Secure Boot e TPM 2.0 nel vostro BIOS – ed eventualmente attivarli – seguendo la pratica guida redatta dal supporto di Call of Duty.
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