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“Non posso vedere i miei figli giocare ma vado avanti. Voglio che sulla mia lapide sia scritto ‘era un grande papà'”: parla Elton John

Elton John affronta un periodo complesso. La scorsa estate, un’infezione agli occhi ha limitato di molto la vista (“Guarirò, ma è un processo estremamente lento”, aveva scritto su Instagram a settembre). A novembre, ospite a “Good Morning America”, aveva ammesso: “Non vedo da quattro mesi, non riesco a leggere nemmeno un testo”, sottolineando come il problema avesse ritardato l’uscita del nuovo album.

E in un’intervista al Time dello scorso 4 aprile, la leggenda del pop ha detto che si tratta di un periodo molto difficile: “Non riesco a vedere la TV, non riesco a leggere, non riesco a vedere i miei ragazzi giocare a rugby e a calcio. È stato un periodo molto stressante perché sono abituato ad ‘assorbire’ tutto”. L’autore di Your Song ha due figli, Zachary, 14 anni, ed Elijah, 12, con il marito David Furnish. “Ti commuovi in questi casi, ma devi abituarti perché sono fortunato ad avere la vita che ho. Ho ancora la mia meravigliosa famiglia e posso ancora vedere qualcosa con il mio occhio sinistro. Quindi ti dici: ‘Vai avanti’”, le parole del musicista.

Elton John continua a fare musica, nonostante tutto e da poco ha collaborato con Brandi Carlile per l’album “Who Believes in Angels?”, pubblicato il 4 aprile 2025. “Sapevo chi era perché avevo comprato il suo album ed è una cantante straordinaria, quindi ho detto: ‘Collaboro assolutamente, ma dovrai venire a Vegas perché sono bloccato qui’. Siamo diventati amici. Le ho persino comprato una chitarra elettrica. La gente pensava che ‘Who Believes in Angels?’ sarebbe stato un album americano, rilassato. No. È vivace e rockeggiante”, ha detto l’autore di Rocket Man al Time. Il 5 aprile è salito sul palco del Saturday Night Live con la Brandie e nonostante le sue difficoltà visive, la performance è stata accolta con entusiasmo.

Ma la priorità per la star musicale resta la famiglia: “Abbiamo accompagnato Zachary alla scuola superiore, lo abbiamo lasciato, stava perfettamente bene, e sono tornato a casa e sono scoppiato in lacrime. David ha detto: ‘Cosa c’è che non va?’ Ho risposto: ‘Non vedrò mai più il mio bambino’. Ho pianto perché i bambini hanno fatto tutta la differenza nella mia vita. Ho sempre detto che volevo morire sul palco. Ora voglio che sulla mia lapide sia scritto: ‘È stato un grande papà.’ La mia carriera è stata meravigliosa, ma i bambini sono ciò che conta”.


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