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Non nella mia Ztl

Solo perché dotata di un secolare sense of humor l’Inghilterra può permettersi di essere così ridicola. Infatti è successo che la leader di sinistra dei Verdi Rachel Millward, splendido compendio in salsa Worcester dell’incoerenza di Fratoianni e della clownerie di Bonelli – una che si è sempre dichiarata favorevole ad accogliere rifugiati nel suo Paese, ma non nel suo paesino, appena saputo che il governo Starmer avrebbe spostato 600 migranti nel distretto dove vive con la famiglia, ha protestato pubblicamente esprimendo preoccupazione e minacciando di passare alle azioni legali. Benvenuti, ma non troppo. È pronta per ricevere la cittadinanza onoraria a Capalbio.

Comunque è un’idea anche per la Meloni: minacci di spostare i migranti nelle Ztl. Riceverà appoggi inaspettati al piano dei centri in Albania.

Il fatto è che sul fronte sicurezza l’Inghilterra sta usando il pugno di ferro e l’altro giorno la ministra dell’Interno Shabana Mahmood, laburista e pachistana, ha varato un nuovo programma dal nome nazisticheggiante «Ripristino dell’ordine e del controllo» che prevede: forti limiti al ricongiungimento familiare, abbassamento da 5 anni a 30 mesi allo stato di rifugiato, limitazioni alle richieste d’asilo e beni dei migranti confiscati. Vieni pure puzzone bengalese, ma non nel mio back yard.

A dimostrazione che le misure più disumane e di destra – in Inghilterra e dio non voglia domani anche in Italia le può prendere solo la sinistra.


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