Puglia

non il Treno, ma anche la proiezione del docufilm “Liliana”


FRANCAVILLA FONTANA – Il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche liberarono il campo di sterminio di Auschwitz svelando al mondo l’orrore dell’eccidio di milioni di innocenti sottoposti a torture indicibili e privati della propria umanità. Da oltre vent’anni proprio questa giornata è dedicata al loro ricordo.

Per alimentare la consapevolezza della propria comunità su quanto accaduto, il Comune di Francavilla Fontana ha aderito al Treno della Memoria consentendo a una delegazione di studenti dell’Ites Calò di visitare Cracovia, il ghetto ebraico, la fabbrica di Schindler e i campi di sterminio di Auschwitz-Birkenau.

“Proprio in questa giornata – commenta il sindaco Antonello Denuzzo – una delegazione di studenti partirà con il Treno della Memoria per visitare i luoghi dello sterminio, conoscere da vicino le storie e i volti delle vittime innocenti della follia nazista e comprendere la profondità del male”.

Per l’Amministrazione comunale il ricordo della Shoah proseguirà insieme all’Anpi “Donato della Porta” il prossimo 3 febbraio alle 9.30 al Cinema Teatro Italia con la proiezione, riservata alle studentesse e agli studenti degli istituti superiori, del docufilm “Liliana”.

La pellicola, diretta da Ruggero Gabbai, racconta la straordinaria storia della senatrice a vita Liliana Segre. L’arresto, la deportazione nei campi di concentramento in cui ha dato l’ultimo struggente addio a suo padre, fino al suo generoso e ininterrotto impegno sociale per trasmettere alle giovani generazioni un messaggio di libertà e uguaglianza, contro ogni sopraffazione dei diritti umani.

Il racconto intimo e personale di una delle donne più importanti del panorama culturale italiano. Una narrazione toccante e attenta che porta sul grande schermo materiali d’archivio inediti, la testimonianza di figli e nipoti, la voce di personaggi pubblici come Ferruccio De Bortoli, Mario Monti, Enrico Mentana, Geppi Cucciari, Fabio Fazio. Un inno alla pace, all’amore e al rispetto. Una storia di forza e resistenza, per non dimenticare.

“Liliana Segre – conclude il sindaco Antonello Denuzzo – è un esempio di donna che ha messo il proprio dolore al servizio della collettività perché ciò che ha subito non si ripeta mai più. La nostra Città nel 2020 l’ha insignita della cittadinanza onoraria. Un piccolo gesto della comunità che ha così voluto esprimere la propria gratitudine per il suo instancabile lavoro di custode della memoria. Purtroppo, la violenza e l’uso disinvolto di termini come deportazione ci lasciano intendere che il rischio di un ritorno al passato è più vivo che mai. Per questo è importante non dimenticare e trasmettere alle nuove generazioni messaggi di pace e fratellanza”.

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