non è solo colpa della grafica, per Schreier
Il New York Times ha pubblicato un articolo su come i costi nell’industria dei videogiochi stiano aumentando sempre più, sottolineando come la ricerca ostinata verso una grafica sempre più dettagliata e fotorealistica stia producendo negli ultimi anni un effetto di diminishing return per le aziende.
Con questo si intende dire che, sebbene gli sforzi economici per realizzare esperienze dall’alta fedeltà visiva diventino sempre più grandi, i risultati ottenuti faticano a delineare una netta linea di demarcazione rispetto al passato e a settare nuovi standard. Inoltre, viene affermato che gran parte del budget dello sviluppo di un videogioco viene stanziato dalle compagnie proprio in questo ambito dei lavori. Queste affermazioni sono finite nel mirino del giornalista di Bloomberg, Jason Schreier, che ha voluto aggiungere il seguente commento.
“La verità è che la fedeltà grafica è solo una parte dell’equazione. Per capire perché i budget dei videogiochi sono cresciuti così rapidamente, bisogna comprendere dove vanno effettivamente a finire quei soldi: per pagare gli stipendi delle persone. Una piccola parte del budget di un gioco potrebbe essere destinata a costi vari come l’affitto dell’ufficio e le apparecchiature informatiche, ma la stragrande maggioranza è destinata alla manodopera. Le stime di budget variano in base alla posizione, ma ogni dipendente in una città costosa come Los Angeles potrebbe costare di $15.000 ai $ 20.000 al mese, una cifra che include stipendi, benefit e spese generali.
I budget per i giochi sono ora enormi perché quei due vettori (più persone, più tempo) sono cresciuti in modo molto significativo nell’ultimo decennio. La fedeltà grafica gioca il suo ruolo, questo è certo. In generale, hai bisogno di più artisti e ingegneri per rendere i giochi più dettagliati e fotorealistici. Ma i giochi hanno anche bisogno di più tempo e persone a causa delle crescenti dimensioni, poiché i giochi integrano livelli enormi e mondi aperti tentacolari“.
Schreier conclude l’intervento ricordando come, in diverse occasioni, i soldi vengano semplicemente investiti in modi sbagliati e questo porti a delle ingenti perdite per le grosse compagnie (possiamo pensare al caso di Sony con Concord).
“E – forse la cosa più allarmante – i giochi stanno diventando più costosi a causa di una cattiva gestione dilagante, perché le aziende inseguono le tendenze, fanno scommesse sbagliate e non hanno una chiara visione creativa. Flussi di lavoro inefficienti, cambiamenti tecnologici e dirigenti insicuri possono essere tutti la causa di spreco di tempo, che equivale a budget più elevati. Un esempio comune in questi giorni è prendere un team con anni di esperienza nella creazione di giochi single player e fargli sviluppare un gioco multiplayer live service“. Quest’ultima frase sembra riallacciarsi al flop di Suicide Squad Kill the Justice League, un gioco sviluppato da Rocksteady che aveva costruito la sua fama grazie alla serie single player di Batman Arkham.
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