‘Non collaboriamo con Sweet Baby Inc’
Lo spinoso tema dell’inclusività ‘forzata’ nei videogiochi già affrontato da CD Projekt viene ripreso ancora una volta dal CEO della software house polacca, Michal Nowakowski, in risposta a un post provocatorio condiviso da chi paventava una collaborazione tra CDPR e Sweet Baby Inc. per lo sviluppo di The Witcher 4.
Al centro dell’ultima discussione intavolata dalla community troviamo infatti le recenti dichiarazioni rese sui social da Bucket: il content creator aveva preso spunto da un precedente messaggio condiviso dall’amministratore delegato di CD Projekt per suggerire, non senza una vena polemica, una collaborazione tra gli sviluppatori di The Witcher 4 e Sweet Baby Inc., l’ormai famosa società di consulenza per l’inclusività e la sensibilizzazione.
“Non stiamo collaborando e non abbiamo mai lavorato con Sweet Baby Inc., anzi, a dire il vero fino a poco tempo fa non ne avevo mai sentito parlare”, è la netta risposta data da Nowakowski a chi, come Bucket, sostiene che CDPR abbia deciso di affidarsi agli esperti di Sweet Baby Inc. per contribuire alla stesura della trama di The Witcher 4 gestendo determinati aspetti come quello legato, appunto, all’inclusività.
A spingere Nowakowski a intervenire sui social è stata anche la frecciata, lanciata sempre da Bucket, di aver perso diversi membri storici del team di CD Projekt che avevano dato forma ai precedenti capitoli di The Witcher, definiti in maniera – non troppo velatamente – offensiva dal content creator come ‘la carne più buona attaccata all’osso’: per il CEO di CDPR, “il nostro team non ha perso ‘carne di prima scelta’”. Nel caso ve lo foste perso, qui trovate un nostro approfondimento su The Witcher 4, tutto quello che c’è da sapere su Ciri, Geralt e Open World.
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