Emilia Romagna

Non c’è dubbio che aumenteranno gli iscritti a Ravenna


“Seppure in attesa dei decreti attuativi, è ormai legge l’abolizione dei test di ingresso all’avvio del  primo anno dei corsi di laurea in Medicina e Chirurgia, un Dipartimento che vede la propria presenza a Ravenna e Forlì da tre anni con impegni ospedalieri degli allievi molto apprezzati”. Così Giannantonio Mingozzi, esponente del Partito repubblicano di Ravenna. 

“Un insediamento che si deve in particolare al sostegno economico di Flaminia e della Fondazione Cassa ma che oggi, alla luce della novità legislativa che consente l’immatricolazione libera e senza test di ammissione ai primi sei mesi di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria, può aumentare il numero dei giovani che si iscrivono ai corsi ravennati e che oggi, con il numero chiuso, sono limitati a 130 ammessi”, continua Mingozzi. 

“Una prova utile per Ravenna e per le cure ospedaliere, carenti di personale ma con l’innesto graduale dei giovani laureati che possono migliorarne qualità ed efficienza, come sta già accadendo, può dimostrarsi efficace”. Alla luce delle nuove modalità di accesso che dopo il primo semestre prevedono una serie di esami per continuare, “non v’è dubbio che l’afflusso di iscritti a Ravenna aumenterà in virtù di una conoscenza libera degli studi e della propria capacità di continuare”. 

“Mi auguro – conclude Mingozzi – quale esponente dell’Edera, che queste innovazioni permettano una formazione di qualità più attinente ai bisogni dei ravennati ed alla natura civica della professione medica, sapendo che si tratta di un dovere prima che un lavoro, ed i primi sei mesi senza test d’ingresso accresceranno l’impegno conseguente di Ravenna per sedi di studio e di laboratorio in previsione di una crescita numerica dei laureati in medicina che scelgono la nostra città per essere utili alla collettività”.    


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