Campania

Non accettiamo lezioni di etica


Il Gruppo Consiliare Città Domani 2.0 fa quadrato sul sindaco e i consiglieri coinvolti nell’inchiesta della Guardia di Finanza sul voto di scambio. 

Città domani “esprime la propria piena vicinanza al Sindaco Andrea Pirozzi, al Vice Sindaco Veronica Biondo, al Consigliere Comunale Giuseppe Nuzzo e all’ex Consigliere Marcantonio Ferrara – si legge in una nota – Ribadiamo la nostra fiducia nei confronti della magistratura e nel lavoro degli inquirenti, certi che verrà fatta piena luce sui fatti e che ciascuno potrà dimostrare la propria estraneità alle eventuali contestazioni mosse. Auspichiamo che venga fatta al più presto piena chiarezza e, nel frattempo, rinnoviamo la nostra vicinanza umana e il nostro sostegno a chi, in questi anni, ha operato con dedizione e senso di responsabilità al servizio della comunità. Continueremo a lavorare con determinazione e spirito di servizio, nel pieno rispetto della legalità e dell’interesse pubblico”, conclude.

“Non prendiamo lezioni di legalità, etica e credibilità da nessuno. Anzi, come già ho avuto modo di ribadire ieri, la legalità e la trasparenza sono alla base del mio impegno da servitore della Patria come ufficiale dei carabinieri prima e da rappresentante delle istituzioni poi”. Lo dichiara Edmondo Cirielli, candidato presidente del centrodestra per la Regione Campania, in relazione alle frasi usate dal candidato di centrosinistra, Roberto Fico, in relazione al caso di Veronica Biondo, la vicesindaca di Santa Maria a Vico esclusa dalle liste di Forza Italia dopo l’arresto nell’ambito di un’inchiesta per scambio elettorale politico mafioso. 

“Ciò premesso, Forza Italia, autonomamente, ha deciso di non candidare la persona oggetto di un’indagine di cui non si conosce il perimetro, perché vige il segreto istruttorio. Quindi – insiste Cirielli – non ho nulla da chiarire… Se poi Roberto Fico ne sa qualcosa più di noi… Per quanto mi riguarda, non cambio idea: ero e resto garantista, così come lo è tutta la nostra coalizione”. “Piuttosto, è il candidato del sedicente campo progressista ad aver cambiato idea su tutto: dal limite dei due mandati, alla valutazione sul Pd. Predica etica e giustizialismo, ma – conclude il viceministro degli Esteri – pratica poltronismo con tutti, candidando nelle sue liste indagati e persone che negli anni scorsi definiva colluse con ambienti di un certo tipo. Faccia chiarezza una volta per tutte sulle sue idee sempre se i suoi alleati glielo permettono. Noi andiamo avanti per la nostra strada, con la testa alta e la schiena dritta, senza scendere a compromessi con nessuno”.


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