“No allo spostamento di attività o reparti dal Renzetti”
No allo spostamento di attività o reparti del Renzetti nell’ambito dell’operazione di recupero dell’ex Mario Negri Sud. Lo ribadisce il Partito Democratico di Lanciano, che nella serata di giovedì ha riunito il primo direttivo annuale di circolo. All’ordine del giorno le questioni di più stringente attualità come la sicurezza, l’applicazione della tariffa puntuale sui rifiuti, la questione dei cantieri in città, il rilancio di una visione sulla mobilità sostenibile e sulla valutazione della riproposizione del progetto di spostamento di servizi e uffici nell’ex stabile in disuso del Mario Negri Sud.
“Eravamo e siamo fermamente contrari allo spostamento di servizi o reparti ospedalieri dall’area del Renzetti – affermano in una nota la segretaria di circolo, Rosetta Madonna, e i consiglieri comunali Leo Marongiu, Marusca Miscia e Lorenzo Galati – il laboratorio analisi ed il reparto di anatomia patologica e citologia devono restare nell’area chirurgica e medica del Renzetti per non rallentare o paralizzare ulteriormente le attività. Il disagio logistico che si va profilando, qualora dovessero davvero partire i lavori per il nuovo ospedale, ricordiamo, arriva a causa dell’idea progettuale imposta da Schael e avallata da Paolini sulla demolizione e ricostruzione del Renzetti visto che non si è voluto seguire la proposta progettuale dell’amministrazione Pupillo e validata dall’allora giunta regionale del monoblocco sull’area dell’attuale obitorio-elisuperficie. Per questo chiediamo anche di tornare sulla decisione di demolizione e ricostruzione”.
“Attenzione, però, a non perdere di vista le vere questioni che oggi impattano sul Renzetti – continuano gli esponenti del Pd – restiamo in attesa ancora della comunicazione dei 2,5 milioni di euro promessi da Marsilio per ristrutturare l’ormai ex Utic e quindi riconsegnare all’offerta di salute del Renzetti 2 posti di rianimazione e 2 posti di Utic che sono stati sottratti nei mesi scorsi”.
In ogni caso la direzione del Pd è aperta a valutare soluzioni logistiche per l’area amministrativa e per gli uffici: “Se Provincia e Asl trovassero un accordo effettivo per l’ex Mario Negri Sud si potrebbe valutare la soluzione di un polo esclusivamente per funzioni amministrative o di formazione. Ma con quali costi di ristrutturazione? E con quali tempi?”.
“Intanto questa furia immobiliarista della Asl conta operazioni già avviate che rimangono monche – sottolineano gli esponenti Pd – dopo l’operazione casa di comunità in via Spaventa, il primo obiettivo non era quello di trovare risorse per ristrutturare anche l’area contigua dell’ex Eca per completare l’offerta territoriale? Ed i lavori su via Spaventa come procedono? E lo stabile che il Comune ha acquisito dalla Asl in via Dei Frentani che destinazione avrà? Del locale ristrutturato alla Fiera con 100.000 euro per volere di Asl e Comune che si ha intenzione di fare?”.
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