No alle pale eoliche dall’assessore Scoccimarro

“Non possiamo permettere che nel Friuli Venezia Giulia, il nostro piccolo compendio dell’universo, trovino spazio enormi pale eoliche che deturpano il paesaggio e rischiano di comprometterne la biodiversità. La linea politica che continuo a sostenere è chiara e vuole perseguire uno sviluppo sostenibile che sia davvero compatibile con il territorio. Per il progetto ‘Pulfar’, lo screening di Via eseguito dagli uffici regionali ha evidenziato la necessità di effettuare una Valutazione di impatto ambientale: qualora la società proceda con la nuova richiesta di valutazione, in tale sede verrà adottato massimo rigore per garantire il rispetto delle normative europee, nazionali e regionali in materia di transizione energetica”.
La petizione
È quanto ha dichiarato oggi in Consiglio regionale l’assessore regionale alla Difesa dell’ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile Fabio Scoccimarro, in occasione della consegna della petizione firmata da oltre 3.500 cittadini contro il progetto di realizzazione di un parco eolico sul monte Craguenza, che coinvolge i Comuni di Pulfero, Torreano, San Pietro al Natisone, Moimacco e Cividale del Friuli.
Le ragioni
L’assessore ha spiegato quali sono le forme di energia pulita sostenute dalla Regione. “Siamo stati i primi in Italia a promuovere una legge innovativa sul fotovoltaico e abbiamo anche avviato uno studio sul mini eolico, a dimostrazione dell’impegno dell’Amministrazione regionale per l’ecosostenibilità – ha ricordato Scoccimarro –. Tuttavia, ritengo non sia ammissibile svendere il nostro patrimonio ambientale per impianti di dimensioni industriali che, invece di accompagnare il territorio nella transizione, rischiano di cancellarne l’identità”.
“Seguire le linee guida”
“Non siamo contrari a prescindere ai progetti di energia rinnovabile – ha chiarito Scoccimarro –, ma è essenziale che le aziende proponenti osservino tutte le linee guida previste, condividendo il progetto in primis con il territorio. Applicheremo le norme in vigore, augurandoci che il parco eolico sul Craguenza non venga realizzato”.
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