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Netanyahu fa marcia indietro sul nuovo capo dello Shin Bet, non sarà Sharvit

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu torna sui suoi passi rispetto alla decisione di nominare il vice ammiraglio in pensione Eli Sharvit come prossimo capo dello Shin Bet. Una decisione che arriva a sole 24 ore dall’annuncio ufficiale.

Netanyahu – spiega il Times of Israel – ha incontrato Sharvit ieri sera per comunicargli che non sarà lui il prossimo capo dello Shin Bet. «Il primo ministro ha ringraziato il vice ammiraglio Sharvit per la sua disponibilità a servire ma lo ha informato che dopo un’ulteriore riflessione, intende selezionare altri candidati», ha detto l’ufficio di Netanyahu in una dichiarazione.

Solo ieri Netanyahu aveva fatto sapere di aver scelto Sharvit per sostituire Ronen Bar, una decisione subito molto criticata.

Ma la stessa scelta di Sharvit aveva fatto storcere il naso a diversi alleati del premier israeliano, a causa della supposta partecipazione dell’alto ufficiale alle massicce proteste scoppiate nel 2023 contro i piani del governo di riformare la magistratura. Sharvit si era inoltre espresso pubblicamente a favore di un accordo territoriale sulle acque con il Libano nel 2022, a cui Netanyahu, allora leader dell’opposizione, si era opposto, e all’inizio di quest’anno aveva scritto un articolo di opinione in cui criticava il presidente degli Stati Uniti Donald Trump per le sue politiche sul clima.

Israele torna ad attaccare in Libano, raid su Beirut

Sul campo di battaglia, invece, l’esercito israeliano ha condotto stamattina un attacco in un sobborgo meridionale della capitale libanese Beirut, prendendo di mira un militante di Hezbollah: è il secondo raid del genere dopo il cessate il fuoco di novembre. Sono almeno quattro le persone rimaste uccise e altre sette quelle ferite nell’attacco aereo israeliano, secondo i media arabi. Ad essere colpito sarebbe stato un edificio residenziale di tre piani. Testimoni oculari hanno riferito che un membro della leadership militare di Hezbollah viveva in uno degli appartamenti del complesso ed è stato ucciso, confermando quanto comunicato in precedenza dalle Forze di difesa israeliane. Il presidente del LIbano, Joseph Aoun, ha condannato l’attacco lanciato dall’esercito israeliano ed ha invitato gli alleati del Paese a sostenere il suo «diritto alla piena sovranità». «La persistenza di Israele nella sua aggressione ci impone di raddoppiare i nostri sforzi per mobilitare gli amici del Libano in tutto il mondo affinché sostengano il nostro diritto alla piena sovranità», ha affermato Aoun in un comunicato stampa. Il capo dello Stato ha definito l’attacco un «pericoloso avvertimento» sulle intenzioni israeliane nei confronti del Libano.


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