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Nessuna portaerei ai “giochi di guerra” Nato: lo strano mistero sulle navi inglesi

A quanto pare la portaerei inglese Hms Prince of Wales non prenderà parte alla più grande esercitazione navale della Nato dai tempi della Guerra Fredda. Dopo la comunicazione della mancata partenza della portaerei Hms Queen Elizabeth, nave ammiraglia della Royal Navy e unità gemella dell’omonima classe, dovuta a un non meglio specificato “problema” dell’albero dell’elica, anche la Prince of Wales sembra destinata a restare a Portsmouth.

Così facendo le portaerei inglesi rimarranno entrambe fuori dai “giochi di guerra” pianificati dalla Nato per l’esercitazione Steadfast Defender 24: la più grande esercitazione programmata dall’Alleanza Atlantica negli ultimi trent’anni. Qualcosa non sta decisamente andando come dovrebbe nello schieramento delle nuove super-portaerei varate da Londra al costo di oltre 6 miliardi di sterline.

Partenza “cancellata”

Il ministero della Difesa britannico aveva inizialmente dichiarato che la portaerei Hms Prince Of Wales (identificativo R09) sarebbe salpata in ritardo e “a condizione che le maree e le condizioni meteorologiche siano adeguate“. Le ultime informazioni considerano però la partenza “annullata” in assenza di aggiornamenti sul “quando” essa dovrebbe verificarsi. Questo repentino cambio di programma giunge appena una settimana dopo la prima comunicazione della Royal Navy che aveva dichiarato la grande assenza della portaerei ammiraglia Hms Queen Elizabeth (identificativo R08), già funestata da problemi all’albero dell’elica come la nave gemella.

Un problema di “classe”

La Hms Prince of Wales, seconda unità della classe Queen Elizabeth che nel 2022 aveva riscontrato dei problemi con all’accoppiamento sull’elica di tribordo mentre era in navigazione al largo dell’Isola di Wight, doveva essere schierata al posto della nave gemella nell’esercitazione congiunta di ben 31 stati alleati della Nato e dalla Svezia.

Le Hms Queen Elizabeth e Prince of Wales, il prefisso sta per Her Majesty’s Ship, sono entrambe vettori aeronavali con una lunghezza di 280 metri e 65mila tonnellate di dislocamento. Possono trasportare fino a quaranta caccia multiruolo F-35 nella loro versione Stovl (decollo corto e atterraggio verticale, ndr) e un numero analogo di elicotteri AgustaWestland Merlin Mk2/3 per svolgere ruoli di utily e per la guerra sottomarina.

La portaerei della classe Queen Elizabeth, con un costo unitario di 3 miliardi di sterline, hanno la peculiarità distintiva di avere sul loro ponte, dotato di sky-jump, due diverse torri di comando: una destinata al controllo della nave, l’altra al controllo delle operazione per gli aeromobili imbarcati. La fase di “accelerazione” del programma di sviluppo e varo delle unità potrebbe essere causa di questi frequenti problemi nella sezione delle eliche che sembra aver riguardato entrambe le unità. Nel 2018 la Queen Elizabeth era già stata etichettata come un “flop” dai tabloid dopo che una falla “individuata negli alloggiamenti degli alberi di trasmissione” le fece imbarcare “200 litri di acqua salata ogni l’ora” e in seguito alle voci di presunte vulnerabilità al lancio di “cyber-attacchi”.

La più grande esercitazione della Guerra Fredda

L’esercitazione Steadfast Defender 24 è stata definita come la più grande mai effettuata da Reforger nel 1988, e prevede la partecipazione di circa 90.000 militari provenienti dai 31 alleati della NATO e dalla Svezia.

Obiettivo dell’esercitazione è quello di mettere alla prova la capacità dell’Alleanza Atlantica nello schierare rapidamente le proprie forze nel caso dovesse fronteggiare una minaccia di elevata entità nelle prime battute di quello che potremmo considerare un conflitto convenzionale. Durante i “giochi di guerra” verranno messi alla prova i “nuovi piani di difesa” della Nato, secondo quanto annunciato dai funzionari militare dell’Alleanza, ed effettuato il primo test su larga scala dei piani approvati al vertice di Vilnius lo scorso anno.

Non è un buon segno perciò l’assenza di due asset fondamentali come le super portaerei britanniche. Annoverate tra le più sofisticate del mondo. Se riscontrano “problemi” nell’uscire dalle loro basi navali, qualche velata preoccupazione potrebbe essere condivisa anche dagli Alleati, che di fatto, con le portaerei britanniche fuori gioco, possono contare soltanto sulla portaerei francese Charles de Gaulle e sui vettori portaeromobili nella Marinina Militare italiana guidati da Nave Cavour, se non si non contiamo la generosa flotta di portaerei e portaelicotteri di cui disporrebbe, all’occorrenza, l’Us Navy.


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