Umbria

Nessun caos, Proietti: «Tutti gli immobili danneggiati dal sisma sono esenti dall’Imu»


La seduta del Consiglio regionale di martedì, in Umbria, è stata anche occasione per fare chiarezza sull’esenzione dell’Imu e della Tasi per tutti gli immobili danneggiati dal sisma 2016, compresi quelli fuori dal cratere e a prescindere dalla formale richiesta del proprietario. L’ha confermato la presidente Stefania Proietti, spiegando che l’esenzione è confermata anche dal commissario per la ricostruzione Guido Castelli. Proietti ne ha parlato in aula rispondendo all’interrogazione della consigliera del Partito democratico Letizia Michelini.

Chiarimento necessario tenuto conto del caos interpretativo che continua a esistere non soltanto tra i cittadini interessati ma anche tra tecnici. Tra i Comuni colpiti dal sisma del 2016 si è generata incertezza considerato che l’art. 48 del decreto dispone testualmente che «i redditi dei fabbricati, ubicati nelle zone colpite dagli eventi sismici, purché distrutti od oggetto di ordinanze sindacali di sgombero, comunque adottate entro il 31 dicembre 2018, in quanto inagibili totalmente o parzialmente, non concorrono alla formazione del reddito imponibile ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e dell’imposta sul reddito delle società, fino alla definitiva ricostruzione e agibilità dei fabbricati medesimi e comunque fino all’anno d’imposta 2024».

I fabbricati di cui si parla sono esenti dall’applicazione dell’Imu e della Tasi a decorrere dalla rata scadente il 16 dicembre 2016 e fino alla definitiva ricostruzione o agibilità dei fabbricati stessi e comunque non oltre il 31 dicembre 2025. La norma rinvia all’ambito di applicazione definito dall’art. 1, comma 2, del Decreto legge che statuisce che «le misure di cui al presente decreto possono applicarsi in riferimento a immobili distrutti o danneggiati ubicati in altri Comuni delle Regioni interessate, su richiesta degli interessati che dimostrino il nesso di causalità diretto tra i danni ivi verificatisi e gli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016, comprovato da apposita perizia asseverata». Pertanto, dal combinato disposto dalle normative, risulta possibile l’applicazione del regime di esenzione in parola sia agli immobili ricompresi all’interno dei Comuni ricadenti nel cratere sismico, sia a quelli ricompresi nei comuni esterni allo stesso.

La presidente Proietti ha risposto che «c’è la certezza di non applicabilità dell’Imu e della Tasi anche per i Comuni fuori dal cratere. Lo chiarisce una nota del commissario Castelli, che ha subito risposto alla nostra richiesta di chiarimento. E di questo lo ringraziamo. Questo è un buon esempio di come fare politica si concretizza e atterra nella vita quotidiana dei cittadini consentendo in maniera ineccepibile di non chiedere un tributo che non è dovuto. Appena presentata l’interrogazione abbiamo subito fatto una richiesta di quesito per l’interpretazione normativa. Tutti i sindaci chiedevano la formalizzazione, che il commissario ha subito fornito. La nota è arrivata il 7 febbraio e ci conferma che alla luce dell’esame della normativa, si può concludere nel senso di una esenzione dall’imposta per immobili oggetto di ordinanza di sgombero a prescindere dalla richiesta del proprietario. Quindi non serve un lavoro ulteriore da parte dei cittadini coinvolti. Questa nota consente la non applicabilità dell’Imu e della Tasi senza se e senza ma».

Nella sua replica Michelini si è detta «soddisfatta» della risposta e ha ringraziato la presidente Proietti «perché ha dato seguito subito alla nostra richiesta. Grazie al suo impegno e a quello del commissario Castelli. Sarà ora necessario chiedere al Governo di aumentare il fondo di ristoro per le minori entrate per il gettito Imu, per consentire anche alle altre amministrazioni comunali di poter procedere a considerare esenti questi immobili».

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