nessun accordo sul salario accessorio. Prosegue lo stato di agitazione
Si è concluso con un nulla di fatto l’incontro svoltosi nella mattinata di oggi, presso la Prefettura di Modena, tra Fp Cgil, Rsu e rappresentanti dell’Amministrazione comunale di Medolla in merito allo stato di agitazione avviato dai dipendenti comunali. Al centro del confronto, il mancato pagamento del salario accessorio relativo agli anni 2019-2022 e 2023-2024, previsto dagli accordi sindacali sottoscritti.
Secondo quanto riportato da Veronica Marchesini della Fp Cgil Modena, l’atteggiamento del Comune è stato giudicato irricevibile: “Nonostante il riconoscimento della fondatezza delle rivendicazioni da parte dell’Amministrazione, sindaco e segretario comunale si sono rifiutati di assumere impegni immediati e concreti per il pagamento degli arretrati, nemmeno ad agosto”, ha dichiarato la sindacalista.
La motivazione addotta dal Comune riguarda presunte problematiche legate al sistema di valutazione dei dipendenti, elemento che, secondo Fp Cgil, non era mai stato sollevato nei numerosi tavoli di trattativa svoltisi nei mesi scorsi. “Tirare fuori oggi questa giustificazione sembra solo un pretesto per rinviare ulteriormente il pagamento di spettanze dovute da tempo“, ha aggiunto Marchesini.
Il tentativo di conciliazione si è quindi concluso senza alcun accordo, e già nei prossimi giorni è prevista un’assemblea dei lavoratori del Comune di Medolla per decidere le prossime iniziative di protesta. La mobilitazione potrebbe intensificarsi nelle prossime settimane.
Fp Cgil ricorda inoltre che il salario dei lavoratori degli Enti Locali è già da anni in sofferenza, complice anche lo stallo nazionale sul rinnovo del contratto collettivo e la mancanza di risorse stanziate da Governo e Aran. “Se a questo si aggiunge anche la mancata applicazione degli accordi decentrati, il danno per i lavoratori diventa doppio”, ha sottolineato Marchesini.
“È grave che un’Amministrazione pubblica non riconosca concretamente l’impegno di chi, ogni giorno, garantisce i servizi ai cittadini, spesso in condizioni di forte sottorganico”, conclude la nota sindacale. La vertenza resta quindi aperta, e la mobilitazione pronta a proseguire.
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