nell’Asd 11 Frentano parte la sperimentazione

L’Ambito distrettuale sociale n. 11, con capofila il Comune di Lanciano, guarda al futuro dei ‘care leavers’, cioè di coloro che, al compimento della maggiore età, vivono fuori dalla famiglia di origine, in una comunità o in affido, sulla base di un provvedimento dell’autorità giudiziaria. L’Ads 11 Frentano, infatti, ha deciso di aderire al progetto sperimentale nazionale “Care leavers”, promosso dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali nell’ambito del Fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale, realizzato in collaborazione con l’Istituto degli Innocenti.
L’Ambito ha avuto accesso a un finanziamento ministeriale di 88.132 euro al quale si è aggiunto un cofinanziamento da parte dei Comuni dell’Ambito n. 11 di 22.033 euro, per un totale di 110.165 euro. Tale somma è da destinare a copertura dei servizi a favore di ogni giovane beneficiario, che ha diritto, in particolare, a un progetto individualizzato per l’autonomia, a un tutor, figura chiave per favorire la realizzazione delle azioni previste nel progetto attraverso la costruzione di una relazione empatica con il ragazzo o la ragazza, a risorse economiche, consistenti in una cosiddetta borsa per l’autonomia, che può essere elargita fino a un massimo di 780 euro mensili, costi vari legati all’organizzazione di attività, eventi, viaggi, e così via, e la partecipazione ai gruppi e alle Youth Conference, organismi di partecipazione attiva dei giovani che facilitano lo scambio di esperienze e promuovono processi di innovazione.
L’entrata dell’Ads n. 11 Frentano nel progetto nazionale non viene celebrata come un punto di arrivo, ma come un nuovo inizio. La sperimentazione punta a costruire percorsi su misura fatti di ascolto, sostegno psicologico, opportunità concrete, strumenti che diventano mani tese per orientare i ragazzi nella ricerca di un lavoro, di una casa, di un posto nel mondo. L’obiettivo generale del progetto è quello di accompagnare i neomaggiorenni all’autonomia attraverso la creazione di supporti necessari per consentire loro di costruirsi gradualmente un futuro e di diventare adulti dal momento in cui escono dal sistema di tutele: questo significa coadiuvarli in percorsi che possono essere orientati al completamento degli studi secondari superiori o all’inizio di un corso di laurea, oppure alla formazione professionale e/o all’accesso al mondo del lavoro.
Il progetto ha durata triennale e accompagna i beneficiari fino al compimento del ventunesimo anno d’età. Per l’assessore alle politiche sociali, Cinzia Amoroso, questa non è solo una misura tecnica ma una scelta di cuore e di visione: «Non possiamo pensare che a diciotto anni finisca il bisogno di sostegno. La protezione legale può interrompersi, ma il desiderio di sentirsi accompagnati, stimati, incoraggiati continua. Con questo progetto vogliamo dire ai nostri giovani: “Non siete soli, ci saremo anche dopo, accanto a voi, mentre costruite la vostra vita”».
«Un Comune non è fatto solo di strade e uffici, ma di persone. E la comunità si misura proprio da come tratta i suoi membri più fragili – aggiunge il sindaco Filippo Paolini – Questa sperimentazione è un atto di civiltà: significa che Lanciano non volta le spalle ai ragazzi che più hanno bisogno di sostegno, anzi, sceglie di camminare insieme a loro. È un impegno che non riguarda solo le istituzioni, ma tutti noi».
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