“Nel Segno di Damarete”, il racconto di Adriana Iacono che viaggia tra il V secolo a.C. e i giorni nostri
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Damarete, Regina di Agrigento nel V secolo a.C., e Ada, insegnante nata nella stessa città nel 1980, sono le protagoniste di due storie apparentemente lontanissime nel tempo, ma sorprendentemente vicine. Entrambe incarnano una sensibilità profondamente femminile, materna e accogliente, che le spinge a fare della difesa dei più piccoli e dei più fragili la loro missione. Due vite distanti per epoca e contesto, ma legate da un filo invisibile che le unisce attraverso il pensiero dei grandi classici greci, in particolare Empedocle, e attraverso esperienze che, pur svolgendosi in scenari storici, sociali e culturali differenti, si intrecciano e si rispecchiano l’una nell’altra.
Una storia raccontata da Adriano Iacono, insegnante e scrittrice agrigentina, nel suo “Nel Segno di Damarete” edito da Leima.
Damarete, nella realtà, fu una figura di rilievo nella Sicilia del V secolo a.C. come moglie di Gelone, Tiranno di Siracusa. Sebbene le fonti storiche parlino di lei principalmente in relazione alla pace con i Cartaginesi dopo la battaglia di Imera, le sue idee riflettono una realtà storica in cui le donne, seppur fondamentali per la comunità, erano relegate a ruoli marginali nelle decisioni politiche e sociali. In tale contesto, la storia di Damarete rappresenta un esempio di libertà e resilienza.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA