Salute

Nei primi sei mesi dell’anno già 357 morti sul lavoro. Aumentano le vittime in itinere

La strage sul lavoro continua. Nei primi sei mesi del 2025, fa sapere l‘Inail, le denunce di infortunio mortale arrivate all’istituto sono state 357. Una in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno prima. Nessuna consolazione: i numeri sono di fatto stabili. Se diminuiscono le vittime sul luogo di lavoro, aumentano di oltre il 32% quelle “in itinere”, vittime di incidenti durante il tragitto casa-lavoro. Tornando ai dati assoluta, l’incidenza passa dagli 1,45 decessi ogni 100mila occupati Istat di giugno 2019 agli 1,47 del 2025: un aumento dell’1,4%.

Guardano ai diversi territori, emergono decrementi al Centro (da 72 a 60), mentre le denunce sono stabili nel Nord-Ovest (95 denunce in entrambi i periodi) ed emergono aumenti soprattutto al Sud (da 78 a 87), seguito da Nord-Est (da 77 a 78) e Isole (da 36 a 37). Nel primo semestre 2025 sono morte meno donne – 19 le vittime contro le 23 dell’anno prima – e più uomini: da 335 a 338. Aumentano inoltre le denunce dei lavoratori italiani (da 277 a 282) e diminuiscono quelle degli stranieri (da 81 a 75).

Su gli infortuni in itinere

Gli incidenti mortali avvenuti nel tragitto casa-lavoro, o viceversa, denunciati all’Inail entro giugno sono stati 138, contro le 104 denunce del primo semestre 2024: 34 in più, equivalenti a un aumento del 32,7%. Dall’analisi territoriale emergono incrementi nel Nord-Est (da 22 a 39 denunce), al Centro (da 18 a 29), nel Nord-Ovest (da 30 a 35) e al Sud (da 19 a 23), un calo nelle Isole (da 15 a 12). Questi aumenti stavolta riguardano sia la componente maschile (da 92 a 117), sia quella femminile (da 12 a 21), italiani e stranieri.

Sette casi mortali tra gli studenti

Da settembre 2023 la tutela Inail è stata estesa anche agli studenti di scuole pubbliche e private di ogni ordine e grado. L’istituto dunque raccoglie anche i dati relativi alle denunce di infortunio degli studenti: quelle presentate entro il mese di giugno 2025 sono state 49.581, in aumento del 2,2% rispetto alle 48.537 del 2024. Delle oltre 49mila denunce, 1.152 hanno riguardato studenti coinvolti nei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (PCTO), la ex alternanza scuola-lavoro, in riduzione del 13% rispetto al 2024. La Lombardia è la regione che presenta più denunce (23% del totale nazionale; +4,1% sul 2024), seguita da Veneto (13%; +10,5%) ed Emilia Romagna (12%; -1,6%). Il 95% delle denunce riguarda gli studenti delle scuole statali, il restante 5% gli studenti di quelle private. I casi mortali denunciati all’Inail risultano essere sette, come nel 2024.

L’articolo Nei primi sei mesi dell’anno già 357 morti sul lavoro. Aumentano le vittime in itinere proviene da Il Fatto Quotidiano.


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