Marche

nei guai tre società del calzaturiero amministrate da pakistani

CIVITANOVA – Complessivamente tre società amministrate da pakistani avrebbero sottratto al Fisco oltre 12 milioni di euro. È quanto stimato dai finanzieri della Compagnia di Macerata che nelle scorse settimane sono stati impegnati in mirati controlli di natura fiscale su aziende che operano nel distretto industriale delle calzature portando alla luce la maxi evasione.

L’attività

I finanzieri, guidati dal capitano Francesco Magliocco, erano impegnati in specifiche attività ispettive finalizzate alla tutela del distretto industriale delle pelli, del cuoio e delle calzature, quando hanno approfondito i controlli su tre società di capitali. Alcuni dei dati emersi nel corso delle verifiche, infatti, avevano insospettito i militari che avevano deciso di approfondirei controlli fiscali sulle tre società, tutte riconducibili a legali rappresentanti di nazionalità pakistana.

Le attività ispettive, condotte attraverso l’incrocio delle informazioni emerse dalla consultazione dei database operativi in uso al Corpo hanno così consentito di rilevare a carico delle tre società molteplici irregolarità.

Le irregolarità

Innanzitutto la mancata istituzione e conservazione delle scritture contabili obbligatorie, la deduzione di costi non inerenti all’attività economica esercitata e, ancora, i finanzieri hanno accertato che per diversi periodi d’imposta non erano state presentate le previste dichiarazioni fiscali. A fronte di queste condotte le Fiamme gialle, utilizzando anche i dati riportati nei bilanci d’esercizio e nelle dichiarazioni presentate, hanno ricostruito l’importo sottratto a tassazione dalle tre imprese nei vari settori impositivi, quantificandolo complessivamente in oltre 12 milioni di euro tra redditi non dichiarati, costi indeducibili e imposta sul valore aggiunto (Iva) e imposta regionale sulle attività produttive (Irap) non versate.

La formazione

Non solo. Durante i controlli è anche emerso che, nel corso del 2023, due delle società sottoposte all’attività ispettiva avevano indebitamente compensato debiti tributari tramite l’utilizzo di crediti d’imposta inesistenti, finanziati con fondi del Pnrr e riferiti ad attività di formazione del personale in realtà mai effettuate, per un importo complessivo di 137mila euro. Le violazioni riscontrate sono state pertanto segnalate alla competente autorità giudiziaria e, nello specifico, hanno riguardato i reati di omessa dichiarazione, occultamento o distruzione di documenti contabili obbligatori, omesso versamento dell’Iva e indebita compensazione.

«L’attività – sottolinea il capitano Magliocco – si inserisce nel più ampio quadro delle azioni condotte quotidianamente dalla Guardia di finanza a tutela della legalità economico-finanziaria, della corretta concorrenza tra imprese e degli interessi erariali dello Stato, per di più con particolare riferimento ad un settore strategico per il territorio maceratese come quello calzaturiero, spesso minato da chi opera nell’illegalità».




Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »