Cultura

Neffa – Cane Randagio 2

Seconda rapida puntata del randagismo di ritorno dell’ex Negazione, queste nuove canzoni colmano la gradita nuova verve di Neffa, rimanendo sul solco delle precedenti, con una più definita produzione, con brani più curati, apparentemente di maggior spessore e subito orecchiabili.

Credit: Press

Non che fosse riconoscibile il nuovo mood anche nella versione di pochi mesi fa, ma dove “Cane Randagio 1” raccoglieva, in sintesi, più personalismi, qui i brani suonano più omogenei, i duetti più incisivi e calibrati; comunque poca differenza, il “Cane Randagio” probabilmente va ascoltato tutto i un colpo solo e non annoia mai, anche se il dolente flow dell’autore può risultare alla lunga troppo monocorde e stancante.

Quello che fa a differenza anche qui nella seconda puntata ma, in generale, punta di diamante del progetto, sono le basi, splendide, roba anni 90 (i soliti noti Public Enemy, omaggiati, Beastie Boys…etc , tipo “Dedellolimpo”, “Santisubito”), dove si conferma un gusto immutato, una freschezza che copre suoni d’annata mai persi , sempre coinvolgenti , dove fa bella figura anche uno come J-AX (“unocomeme”, appunto).

Non c’è protagonismo, nè becera irruenza che va per la maggiore, c’è in tutta l’operazione “Cane Randagio” grande stile, grande passione, ospiti che apportano il loro contributo per quello che li conosciamo (pure Mammood non sfigura in “Lunarossa”), sempre rimanendo dentro un feeling malinconico, lontano, dover il tempo sembra abbandonare più velocemente il presente, dove forse i troppi addii (“Addio” con Salmo, canzone finale breve ed intensa) alle cose, alle persone amate, alla stessa ispirazione dovessero essere esorcizzati , cantati e vissuti in un languido anticipo.


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