«Necessario ridurre le barriere all’export tra Londra e la Ue»
Crescita e resilienza sono stati i temi della trentatreesima edizione del Convegno di Pontignano, organizzato dall’Ambasciata britannica a Roma, che si è tenuto come ogni anno nell’omonima certosa vicino Siena. L’obiettivo del convegno è approfondire i rapporti tra Italia e Regno Unito e rafforzare la collaborazione tra i due Paesi che si trovano ad affrontare sfide condivise. A margine della conferenza Il Sole 24 Ore ha intervistato Ceri Morgan, da poco nominata Trade Commissioner per l’Europa del Governo britannico.
Gli ultimi dati dell’Ons, l’Istituto nazionale di statistica, mostrano che il deficit commerciale britannico è aumentato ulteriormente e le esportazioni sia verso l’Unione Europea che verso gli Stati Uniti sono calate. Che misure state adottando per rilanciare l’export?
Il calo delle esportazioni di merci non è sorprendente in un contesto di aumento dei dazi e di incertezza, mentre le nostre esportazioni di servizi continuano ad andare bene. Un passo importante per ridurre le barriere commerciali è l’intesa di massima raggiunta con la Ue sulla necessità di ridurre i controlli fitosanitari, che sicuramente porterà a un aumento delle nostre esportazioni quando sarà finalizzata ed entrerà in vigore (la data prevista è 2027, ndr).
Prima della recente nomina a Trade Commissioner for Europe lei ha guidato Defra (il ministero dell’Ambiente, dell’alimentazione e degli affari rurali). Cosa intende fare per migliorare l’accesso dei prodotti alimentari britannici ai mercati europei e in particolare per facilitare l’interscambio con l’Italia?
L’accordo SPS sarà davvero un punto di svolta: la Ue ha accettato di ridurre i controlli fitosanitari e quindi abbattere quelle che sono notevoli barriere agli scambi e in cambio la Gran Bretagna si è impegnata al cosiddetto allineamento dinamico con le regole Ue. Con questa intesa abbiamo inviato un chiaro segnale alle nostre imprese che vogliano facilitare la loro capacità di esportare. Speriamo di definire i dettagli dell’intesa al summit dell’anno prossimo e stabilire una data. Ho parlato con imprese italiane, olandesi e spagnole e tutte sono decisamente a favore. I rapporti commerciali con l’Italia sono ottimi e speriamo che Roma sostenga questo accordo. È noto che gli inglesi amano moltissimo il cibo italiano e sarebbe un beneficio per i nostri consumatori poter acquistare prodotti a prezzi inferiori a quelli attuali.
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