Natale solidale a Genova, dai pranzi di Sant’Egidio ai progetti per il diritto allo studio festività fa rima con impegno
Genova. Per molti genovesi la giornata di oggi, lunedì 23 dicembre, rappresenta il punto di massimo stress pre natalizio: c’è chi deve ancora fare quasi tutti i regali, chi proprio non ha voglia di partecipare all’ennesimo apericena aziendale, chi è impegnato nella chiusura di decine di ravioli e chi attende spasmodicamente l’arrivo di quel pacco. Ovviamente c’è anche chi, quel pacco, deve consegnarlo ed è in attesa che si liberi un posto in terza fila per il suo furgone.
Insomma, il solito caro vecchio Natale di consumi e obblighi sociali. Eppure fermare la clessidra e optare per un modo diverso di celebrare la festività per eccellenza è possibile. Come? Puntando sulla solidarietà: associazioni, ong, realtà di quartiere, volontariato. Sono molti i canali attraverso i quali è possibile fare del bene e farsi del bene. Risolvendo, in alcuni casi, anche il problema “strenne”.
Che Genova sia una città attenta all’aiuto lo dimostrano iniziative come la “Camminata dei Babbi Natale” che, sabato, ha visto centinaia di persone di ogni età travestirsi da Santa Claus e sfilare per le vie del centro raccogliendo fondi per il Gaslini. Ma anche in questi giorni altre iniziative sono in programma.
Il pranzo di Natale di Sant’Egidio: 8000 a tavola. Ecco come aiutare
Sono oltre 8000 a Genova e in Liguria le persone che siederanno a tavola con la Comunità di Sant’Egidio (nella foto di apertura, dalla pagina Fb di Sant’Egidio Genova, uno dei pranzi) il 25 dicembre (ma anche nei giorni immediatamente precedenti), in oltre cinquanta luoghi differenti: dalla basilica dell’Annunziata ai Magazzini del cotone, dalle Rsa alle carceri grazie all’impegno di circa mille volontari. Un pranzo sarà ospitato per la prima volta anche nel salone di rappresentanza di Palazzo Tursi, sede del Comune di Genova.
Sul sito www.santegidioliguria.org è possibile iscriversi per partecipare come volontari ai pranzi, magari anche all’ultimo minuto. Altrimenti è possibile sostenere il pranzo con una donazione (con 15 euro si garantiscono pranzo e regalo a una persona, con 30 euro a due persone e con 60 euro per un’intera famiglia) o portando un regalo nuovo, necessario per ognuno degli ospiti. Si raccolgono, in particolare, sciarpe, foulard, cappelli, guanti, prodotti di cosmesi, profumi, bigiotteria, borse, giocattoli, tavolette di cioccolato, pandori e dolci natalizi.
I punti di raccolta ancora attivi in città:
– Basilica dell’Annunziata, piazza Nunziata 4, fino al 24 dicembre dalle 8 alle 19
– Casetta di Sant’Egidio in piazza De Ferrari fino al 24 dicembre dalle 10:30 alle 18:30
Natale con la Gigi Ghirotti: il dono è l’assistenza domiciliare gratuita
Questo Natale, chi vorrà, potrà resta vicino ai malati e alle loro famiglie donando ore di assistenza domiciliare gratuita, grazie alle attività socio-sanitarie svolte dalle équipe della Gigi Ghirotti Genova.
E’ possibile sostenere la fondazione in tanti modi, ancora fino a oggi sarà aperto uno stand al Mercatino di San Nicola, altrimenti resta attivo tutto l’anno l’infopoint in Canneto il Lungo.
Ultimo giorno per aiutare Music For Peace con i generi di prima necessità
Oggi, lunedì 23 dicembre, si chiude il “Che Stella!”, il festival natalizio dell’ong Music For Peace. In via Balleydier, nella sede dell’associazione, stand gastronomici, artigianato, sport e spettacoli con un gran finale questa sera. Si entra senza biglietto ma portando cibo, farmaci e prodotti per l’igiene.
L’obiettivo è di riempire due container da destinare alle popolazioni di luoghi colpiti dalla guerra, ma anche alle famiglie in difficoltà economica nella nostra città. Se si vuole essere davvero utili, occhio alla lista della spesa. “In magazzino scarseggiano prodotti come tonno, biscotti, legumi, farina e prodotti per l’infanzia”, fanno sapere da Music For Peace.
Ultimo giorno anche per il Mercatino di San Nicola
Nel suo 35esimo compleanno, il Mercatino di San Nicola in piazza Piccapietra prosegue nel suo obiettivo sostenendo diversi progetti di solidarità: “Armonie del Cuore” della Onlus Braccialetti Bianchi, con percorsi di arteterapia per gli ospiti del Gaslini; il progetto “Emozioni giocate per bambini davvero speciali” proposto da Emozioni Giocate Onlus, un’associazione che offre attività ludico educative per bambini e ragazzi con disabilità intellettiva e sindromi rare.
Attraverso gli acquisti di strenne e food presso il Mercatino di San Nicola inoltre saranno finanziate anche “Borse sportive” presso la ASD La Salle al Carmine, per dare accesso a chi non se lo può permettere ai corsi di basket, pallavolo, calcio e pallapugno.
Per i regali dell’ultimo minuto, Emergency Shop è aperto fino alla vigilia
Al primo posto gli esseri umani: questo l’impegno di Emergency da 30 anni. Fino al 24 dicembre nel negozio di salita Santa Caterina tanti oggetti, accessori, decorazioni, prodotti equosolidali e per l’igiene personale ma anche la possibilità di sottoscrivere un supporto all’ong o regalare un’iscrizione ad altri. A disposizione anche i classici calendari di Emergency.
Lo Spazio Natale di Emergency a Genova in Salita Santa Caterina 21/23r è ancora oggi dalle 15 alle ore 19 e domani dalle 10 alle 19.
Aiutare i bambini con Helpcode, da via XXV Aprile al resto del Mondo
Ha sede in via XXV Aprile, nel centro di Genova, Helpcode, un’organizzazione che lavora, in Italia e nel mondo, per garantire a ciascun bambino e bambina una scuola di qualità, la protezione di una famiglia e una comunità in cui crescere e sviluppare le proprie potenzialità.
Lo fa sostenendo l’istruzione, la formazione e l’educazione delle bambine e dei bambini con soluzioni innovative e concrete per il loro benessere fisico e intellettuale, in ogni parte del mondo, nelle emergenze e nella vita di tutti i giorni.
Per contribuire alle attività di Helpcode ci si può mettere a disposizione per diventare volontari, ma anche adottare un bambino a distanza, sostenere percorsi scolastici per minorenni ucraini o donare pasti quotidiani ai piccoli nei villaggi del Mozambico.
Aiutiamoli “a casa nostra”, o quasi
La solidarietà non ha per forza un marchio. Oltre alle tante associazioni e ong che organizzano iniziative, per dare una mano a chi ne ha bisogno e rafforzare la rete di supporto sociale è possibile anche rivolgersi ai tanti centri d’ascolto parrocchiali presenti in ogni quartieri o a realtà laiche, come GenovaSolidale, e scoprire i tanti modi attraverso i quali si può contribuire. Infine, per questo Natale, c’è sempre l’antica soluzione dell’ “aggiungi un posto a tavola”, magari invitando qualcuno che, sapete, rischierebbe di trascorrere da solo queste feste, e non per scelta.