Natale, a Caorle l’albero sostenibile: le luci si accendono pedalando
Il Natale a Caorle si è acceso da pochi giorni e l’ambiente sorride. I due alberi di Natale collocati nei pressi di Piazza degli Oriondi e di Piazza San Pio X infatti funzionano solo a pedali. Una scelta green e sostenibile, che sta attirando sempre più curiosi e bambini. Tutti vogliono dare il proprio contributo per tenere accese le luci dell’albero, anche perché ci si scalda pedalando. E, almeno a vedere i primi giorni, per salvare l’ambiente (e accendere le luci) si stanno impegnando più i bambini dei genitori.
L’iniziativa è stata ribattezzata ‘Teatro a Pedali’. In collaborazione con la compagnia teatrale Mulino ad Arte di Torino Caorle Christmas Time ha presentato un’installazione green dove la magia delle luci natalizie prende vita pedalando. “Una forte azione di audience engagement volta a sensibilizzare il pubblico sulla sostenibilità ambientale divertendo i presenti”, così è stata pensata l’iniziativa eco-friendly. Per ogni ora di pedalata sarà possibile risparmiare tra i 1.000 e 1.500 watt, l’energia necessaria ad accendere una decina di fili di luci a led. Poco forse, ma si traduce in minori emissioni di anidride carbonica e l’ambiente sorride. Altra grande novità di quest’anno è l’allestimento di un presepe con statue a grandezza naturale.
Il resto è il racconto di uno spazio fiabesco. Una mega ruota panoramica, la giostra dei cavallini del Settecento. Un percorso di luci, gusti e emozioni. Organizzato da Confcommercio Portogruaro, Bibione e Caorle, per il tramite della società di servizi Ascom Servizi Srl, e dal Comune di Caorle, con il supporto della Fondazione Caorle Città dello Sport, Caorle Christmas Time ha già portato decine di migliaia di persone sul Litorale. Sono oltre ottanta le casette distribuite lungo le vie cittadine, in un percorso che di fatto lo rende uno dei mercatini più lunghi d’Europa. Per la prima volta a Caorle è protagonista il Grinch, figura iconica considerata una sorta di alter ego di Babbo Natale perché incarna la ribellione contro le festività ed è amato dai bambini di tutto il mondo.
Per gli amanti dell’enogastronomia, ecco il “Villaggio dei Pescatori”: in Piazza Sant’Antonio è stato costruito un complesso di casoni tradizionali presso il quale sarà offerto il pescato fresco di Caorle abbinato ai vini locali. Va citato anche il fatto che le facciate storiche di Caorle prendono vita con spettacolari proiezioni di video mapping.
Grande attesa per l’evento di questo fine settimana (domenica 22 dicembre, ore 17), quando verso sera a Caorle piomberanno i Krampus. Figure spaventose, con occhi paurosi e corna lunghissime. I corpi ricoperti da pelo, rigorosamente vero, fatto di code di cavallo o manto di pecora, cinture adornate con campane e guanti che terminano in lunghe unghie nere. La tradizione dell’Alto Adige (sono i “diavoli” che scendono dai monti) è portata avanti dal gruppo Alfagor, fondato dalla passione dei fratelli Medda, che dal 2016 opera a Merano per tramandare questa antica usanza. Le maschere dei Krampus di Alfagor, infatti, sono tutti pezzi unici, fatte a mano da veri e propri artisti, che si occupano esclusivamente di questo tipo di costumi. Sono delle vere e proprie opere d’arte, colorate a mano ed arricchite da denti veri ed a volte addirittura da orecchie di maiale. Lo spettacolo è assolutamente suggestivo e “fisico”: i mostri interagiscono col pubblico, fanno volare cenere e gli oggetti che tengono con sé. Il tutto in estrema sicurezza, ovviamente, ma la sensazione di paura è tangibile. Le loro performance sono note in tutto il mondo, si sono esibiti anche in Austria, Germania, Repubblica Ceca.
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