Nasce un nuovo gruppo consiliare con i tre ex della maggioranza
Un nuovo gruppo consiliare che comprende i tre ex della maggioranza che hanno firmato le dimissioni con cui credevano di aver mandato a casa il sindaco. Si chiama “Insieme per San Prisco”. Ne fanno parte l’ex vicesindaco Antonio Morgillo, l’ex assessore Matrona Libertino e il consigliere comunale Andrea Esposito.
L’annuncio durante il consiglio comunale di ieri. Così il capogruppo Morgillo in aula: “Era per noi doveroso costituirci come nuovo gruppo politico, prendendo le distanze da questa amministrazione, pur essendo stati eletti in maggioranza dai cittadini. Il gruppo ‘Insieme per San Prisco’ continuerà a lavorare con serietà e responsabilità. Il nostro obiettivo sarà vigilare sull’operato di questa amministrazione, assicurandoci che vengano rispettati tutti i punti del programma elettorale, che anche noi abbiamo firmato e sostenuto. Questo programma rappresenta un impegno concreto verso i cittadini, e faremo in modo che venga realizzato in ogni sua parte. Fino a pochi mesi fa, tutti e tre stavamo lavorando insieme per obiettivi comuni. È nostro dovere proseguire questo percorso, spingendo questa amministrazione a completare ciò che è ancora in sospeso. Lo faremo con determinazione, perché il nostro unico interesse è il bene della collettività e il futuro di San Prisco”.
Non sono mancate vere e proprie accuse nei confronti del sindaco Domenico D’Angelo e del consigliere Giovanni Reccia, ‘responsabile’ della mancata sfiducia in quanto inviò una Pec per annunciare il proprio ‘passo indietro’ rispetto alla firma delle proprie dimissioni. Un atto che ha portato Prefettura, Tar e Consiglio di Stato a confermare l’amministrazione D’Angelo: “Non possiamo ignorare i gravi episodi che si sono verificati, come quello del 12 giugno, che ha dimostrato come la priorità di questa amministrazione non sia stata il bene comune, ma il mantenimento delle poltrone. Un consigliere ha dichiarato pubblicamente di sentirsi instabile emotivamente e, nonostante ciò, è stato nominato assessore. Questo episodio non solo solleva gravi interrogativi sul senso di responsabilità del sindaco e dell’attuale amministrazione, ma offende profondamente la dignità dei cittadini e di noi che li rappresentiamo. Il sindaco, da medico, avrebbe dovuto tutelare i cittadini evitando una scelta del genere. Affidare le sorti della comunità a una persona che si dichiara non consapevole delle proprie azioni è una grave mancanza di responsabilità politica e personale. È evidente che questa scelta aveva un unico scopo, evitare che l’amministrazione cadesse. Ma un simile comportamento non è accettabile”.
E poi ha concluso: “Continueremo a rappresentare i valori che ci hanno portato a candidarci, perché per noi fare politica significa lavorare con serietà e coerenza, mantenendo fede agli impegni presi. Questo è il principio che guiderà la nostra azione come nuovo gruppo consiliare”.
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