Piemonte

Musei Reali, omaggio a Giuseppe Maraniello


Passeggiando per i Giardini Reali si incontrano da oggi le opere di Giuseppe Maraniello, dalle realizzazioni plastiche imponenti alle più esili, mentre qua e là fanno capolino le figure del suo mondo fantastico, funamboli e centauri, e i celebri alambicchi. Se si alzano gli occhi verso l’alto si scorge poi un demone dorato affacciato dal balcone della Galleria Sabauda, dove sono presenti altri lavori, tra cui due mosaici con inserti in bronzo e ferro e “Il gatto dorme rotondo”, marmo e oro a foglia su bronzo del 2009.

Mentre entrando dalla piazzetta Reale si incontra già una delle sue sculture in sottile equilibrio tra memoria e mistero. I Musei Reali ospitano fino al 16 settembre “Asa Nisi Masa”, mostra di uno dei protagonisti dell’arte italiana degli ultimi decenni. Sono 14 le opere scultoree e ambientali che dialogano con gli spazi storici e monumentali, disposte tra le aiuole, intorno alla fontana monumentale o lungo i vialetti che circondano il prato centrale, oppure esposte al primo piano della Sabauda. “Il titolo nasce da quello che per me è il film per antonomasia, ‘Otto e ½’ di Fellini , e riprende la formula recitata da Marcello Mastroianni di fronte alla maga che pretendeva di leggere nel suo pensiero – diceva oggi il maestro, presente all’inaugurazione. – L’arte dall’impressionismo in poi non racconta più. A me piace il fare, le mie opere sono aperte a chi vuole entrare nello spirito di chi fa”. Curata da Francesco Tedeschi, la mostra traccia un percorso nell’attività di Maraniello, napoletano trasferitosi a Milano nel 1971, dove è stato docente di Pittura all’Accademia di Brera. Si è dedicato nel contempo a una intensa attività espositiva in Italia e all’estero, con la partecipazione nel 1990 con una sala personale alla Biennale di Venezia e la creazione di diverse opere di arte pubblica. “Con questa mostra, i Musei Reali rinnovano il proprio impegno nel dare spazio all’arte contemporanea, promuovendo una visione del museo come laboratorio aperto, dove le espressioni del presente possono confrontarsi con la storia e nutrirsi di essa” afferma il direttore delegato Mario Turetta. Il quale ha annunciato che da ieri vengono conteggiati gli ingressi ai Giardini Reali: “Se i visitatori dei nostri musei si attestano intorno ai 750 mila all’anno, nello stesso arco di tempo ai Giardini entrano circa un milione e mezzo di persone. Ci sembrava giusto iniziare a tenerne il conto, anche se, almeno per il momento, continuiamo a mantenere la gratuità”.


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