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Munz Floor, il metodo di slow fitness che si pratica sul pavimento per una rigenerazione totale

Questa attività prende il nome dal suo creatore, Alexandre Munz. Ex allievo del Balletto dell’Opéra di Parigi ed ex primo ballerino del Balletto dell’Opéra di Berlino, ha sviluppato sequenze di movimenti da praticare esclusivamente in posizione supina, molto lentamente e con precisione millimetrica. Tutti i movimenti coinvolgono le catene muscolari incrociate e la colonna vertebrale. Dietro il metodo c’è il vissuto personale di Alexandre Munz. Non volendo sottoporsi a un intervento chirurgico per un’ernia del disco, nonostante i numerosi pareri medici, il ballerino studia una serie di movimenti per alleviare il dolore. Qualche tempo dopo, questo lavoro sul corpo porta i suoi frutti. Il mal di schiena è scomparso senza intervento chirurgico mentre pelle, sonno e benessere generale sono migliorati notevolmente. Alexandre Munz decide quindi di condividere la sua pratica. Il successo è tale che atleti del Roland-Garros, della federazione francese di nuoto sincronizzato e perfino i ballerini del Ballet Preljocai iniziano ad apprendere il metodo Munz Floor.
Oggi, da Los Angeles a Parigi, passando per Toronto, i corsi si stanno moltiplicando, attirando sempre più fan. Oltre ai suoi effetti sull’elasticità muscolare e sulla mobilità articolare, questa disciplina ha un impatto notevole sulla fascia, sui sistemi linfatico, nervoso, immunitario e anche sulla capacità autorigenerante dell’organismo.

Come funziona il metodo Munz Floor

Mentre running, spinning, CrossFit e Hyrox (tutte attività cardio ad alta intensità) stanno vivendo un boom un po’ dappertutto, il metodo Munz privilegia invece l’estrema lentezza.
«Quello che propongo è di rallentare, di muoversi il più lentamente possibile – afferma Alexandre Munz nel suo libro Rajeunir de l’intérieur grâce à la révolution des fascias (Ringiovanire dall’interno grazie alla rivoluzione della fascia) che presenta il suo metodo e il suo impatto sulla fascia – Si potrebbe dire che è completamente in contrasto con il trend fitness di questo secolo».
Basta provare anche solo una sessione per capire quanto il metodo Munz Floor non offra soltanto semplici movimenti. A metà strada tra Feldenkrais, Gyrotonic e trattamento osteopatico, la lezione parte con una meditazione attiva. Si resta sdraiati dall’inizio alla fine della pratica, per circa un’ora, guidati dalla voce dell’insegnante, che viene volutamente abbassata in tono e velocità per una totale immersione in ​​un bagno di onde alfa, note per le loro proprietà rilassanti. Con estrema lentezza, si ruota una parte del corpo in direzione opposta all’altra, creando flussi e riflussi. Ci si rannicchia su se stessi, senza mai forzare o provare alcun dolore.


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