Economia

Mps-Mediobanca, la famiglia Doris aderisce all’Opas. Sottoscrizioni su al 46%

Balzano le adesioni all’Opas di Mps su Mediobanca e anche la famiglia Doris ha apportato il proprio pacchetto di azioni all’offerta lanciata da Siena. Secondo quanto risulta a Radiocor, la holding FinProg Italia ha consegnato all’Offerta di Rocca Salimbeni, arrivata oggi al suo penultimo giorno (si chiude lunedì) salvo riaperture, 8 milioni di azioni di Piazzetta Cuccia, ovvero il suo intero pacchetto dello 0,98% che la rendeva uno dei principali partecipanti al patto di consultazione. «Abbiamo aderito all’opas di Mps lanciata su Mediobanca con la partecipazione della famiglia detenuta da Fin.Prog dello 0,96% di Mediobanca, visto come si sono evolute le cose e considerando che a questo punto l’operazione si fa». Così Sara Doris, vicepresidente di Banca Mediolanum e figlia del fondatore del gruppo Ennio Doris, ha dichiarato, precisando inoltre che la decisione è stata presa in accordo con il family office e facendo le opportune valutazioni.

Vendite su Mediobanca

Una decisione che segue la vendita a inizio estate decisa da Mediolanum del pacchetto del 3,5% allora detenuto dal gruppo bancario in Piazzetta Cuccia. Non sono stati peraltro gli unici soci aderenti al patto di consultazione di Mediobanca che nelle settimane scorse hanno venduto le quote nell’istituto. Anzi, le cessioni vanno avanti: con riferimento all’Offerta pubblica di scambio totalitaria volontaria sulle azioni ordinarie di Mediobanca promossa da Banca Mps sono state cedute oltre 4,2 milioni di azioni al termine della seduta di giovedì da parte di azionisti aderenti all’Accordo di consultazione tra soci di Mediobanca.

Nel dettaglio, Valsabbia ha venduto 1,2 milioni di azioni per un prezzo medio ponderato medio di 19,24 euro. Fin.Fer ha ceduto 1,6 milioni di azioni, rispettivamente: 400mila azioni per un prezzo ponderato medio di 19,436 euro, 200mila per 19.30067 euro, 400mila per 19.172 euro, 600mila per 19.257 euro, 300mila per 19.26687 euro. Aurelia ha ceduto 470 mila azioni a un prezzo ponderato medio di 19,2216 euro, e ha acquistato con opzione ‘call’ (con scadenza il prossimo 19 settembre) 375mila azioni per 0,55 euro. Gilpar ha venduto 170.457 azioni per 19,28447 euro. Beniamino Gavio ha venduto 200mila azioni per 19,236 euro, mentre ha venduto con opzione ‘put’(con scadenza il prossimo 19 settembre) per 0,75956 euro. Infine, Regem ha ceduto 597.018 azioni per un prezzo ponderato medio di 19,26453 euro

Adesioni oltre il 45%

Con le ultime adesioni all’offerta, Mps ha già raggiunto il 45,8% del capitale. Il 18 settembre, in occasione dell’approvazione del bilancio, il consiglio di Piazzetta Cuccia valuterà a che punto sono arrivate le adesioni, già ora a un livello tale, sulla base dei livelli storici di affluenza alle assemblee, da garantire al Monte il controllo di fatto. E non potrà che prendere atto, a due giorni dalla chiusura definitiva dell’opas, il 22 settembre, dei nuovi rapporti di forza, presentandosi dimissionario all’assemblea del 28 ottobre. In quella sede il Monte presenterà la sua lista di candidati, con i nomi di Mauro Micillo (responsabile della divisione Imi di Intesa), Marco Morelli (presidente di Bnpp Am) e Fabrizio Palermo (ceo di Acea) che circolano per l’incarico di ad e quelli di Vittorio Grilli (Jp Morgan) e Luigi de Vecchi (Citi) per la presidenza. «Trattandosi della più antica banca del mondo come italiano mi fa molto piacere che si sia rimessa in sesto e che quindi abbia queste opportunità», ha detto il presidente di Intesa, Gian Maria Gros-Pietro.


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