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MotoGP, Martin torna in pista a Brno e si rimangia l’addio ad Aprilia: “Rimango anche nel 2026”

“Sono felice di dire che continuerò in Aprilia nel 2026. Mi hanno negato di attivare quella clausola, li capisco”. Ha esordito così in conferenza stampa Jorge Martin, campione del mondo in carica e pilota dell’Aprilia che quest’anno ha corso solo metà gara in Qatar prima di cadere e rimediare un infortunio che l’ha tenuto fermo per diversi mesi. Martin tornerà in pista domani nel weekend di Brno mettendo fine alla querelle iniziata dopo aver annunciato l’addio a fine maggio. Martin ha già fatto qualche test nella scorsa settimana dopo mesi di stop forzato. “Avrei potuto portare avanti questa battaglia – ha detto il pilota nella sua conferenza stampa – ma nella vita bisogna prendere decisioni e ho scelto di rimanere in Aprilia per un’altra stagione. Ho chiesto quella possibilità di liberarmi ma la possibilità è stata negata – ha proseguito Martin – magari se avessi iniziato diversamente la stagione non sarebbe successo niente, ma è andata così e ora dobbiamo ripartire”. A chi gli faceva notare che non sembra molto entusiasta della decisione presa – viste le parole non proprio “d’amore” nei confronti del team – il pilota spagnolo ha replicato: “Non sembro entusiasta? Lo sono, magari non mi piace essere qui in conferenza. Però sono contento di tornare”. Ma nessuna scusa al team: “Il dialogo è importante. Se qualcosa non va, importante è parlare. Non sento di dover chiedere scusa, avevo scelto quello che ritenevo più giusto per la mia carriera. Ora non sarà tutto rose e fiori da subito, ma farò del mio meglio”.

Martin: “Io e l’Aprilia possiamo tornare ad amarci”

Nelle scorse settimane il campione del mondo sembrava destinato alla Honda, ma la stessa Aprilia aveva frenato le voci che lo vedevano già lasciare il team con un comunicato a metà maggio: “Il contratto fra Aprilia Racing e Jorge Martín è valido ed efficace e come tale deve essere rispettato fino alla sua scadenza (fine del 2026) da entrambe le parti”. Voci a cui Martin oggi ha risposto così: “Honda era un’opzione ma non era l’unica. I rapporti sono come montagne russe. Ti puoi innamorare, poi litighi. Ora è il momento di tornare uniti. Abbiamo lo stesso obiettivo, che è vincere. Possiamo tornare ad amarci“. Lo spagnolo è tornato sulle sue condizioni fisiche: “Mi sento meglio rispetto ad altri momenti, ho approfittato del riposo. In Qatar ho subìto una situazione molto brutta, solo la mia famiglia può capirlo. È grazie a loro se oggi sono qui, grazie alla loro motivazione. Io non sapevo neanche se sarei tornato a correre”. Ma per tornare a vincere è ancora presto: “Impossibile sapere quando potrò tornare a lottare per podi e vittorie. Sono qui per recuperare pienamente ma anche per competere e dare il meglio, non per fare giri. Era importante tornare prima della pausa estiva”.

Il riassunto di un’annata “travagliata”

E’ di giugno 2024 l’annuncio delle nozze tra Martin – che poi diventerà campione del mondo in Ducati – e Aprilia. Un binomio che inizialmente si pensava potesse dare soddisfazioni. Poi un primo infortunio a Sepang, ai primi di febbraio durante dei test. E ancora un altro – in allenamento – venti giorni dopo. Martin rimane fermo un paio di mesi e ad aprile torna in Qatar. Il 13 aprile però durante il gp e dopo un weekend positivo, va lungo su un cordolo e scivola, venendo colpito da Di Giannantonio all’altezza della schiena. Risultato: frattura di 11 costole e uno pneumotorace. Da lì il calvario che in parte spiega i tormenti del pilota verso una moto che pare “maledetta”. Martin rimane fermo a lungo. A maggio i primi rumor sul possibile addio anticipato, poi il comunicato dell’Aprilia: “Il contratto va rispettato”. Martin risponde: “In nessun momento ho violato il contratto. Quando lo abbiamo firmato ho concordato con Aprilia che, se non si fossero verificate determinate circostanze mi sarei riservato il diritto di decidere il mio futuro per il 2026”. Su tutto l’intervento di Albert Valera, manager di Martin: “Jorge aveva una clausola nel contratto, aveva il diritto di esercitarla e lo ha fatto. È libero”. A quel punto Massimo Rivola, ad di Aprilia Racing, chiude la questione. E’ il weekend dopo il Gp di Assen: “Se vuole andare via ci dovrà essere qualcuno a dire che è libero. Non saremo noi a farlo ma sarà un giudice eventualmente. Nel frattempo, se si vuole trovare una soluzione, bisogna sedersi a un tavolo e parlare seriamente”. Una serie di botta e risposta andato avanti fino agli scorsi giorni, quando sono iniziati a circolare le prime voci di una marcia indietro. Oggi la conferma dal diretto interessato: “Rimango”. Se avrà fatto bene o male lo dirà la pista.

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