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“Motivi di sicurezza”. Mosca cancella la parata navale di San Pietroburgo

Per motivi di sicurezza, la Russia ha annullato la tradizionale parata navale di San Pietroburgo, in programma per la Giornata della Marina militare. Lo ha comunicato il Cremlino, senza entrare nei dettagli delle minacce specifiche, ma definendo la decisione “legata alla situazione generale”.

Il presidente Vladimir Putin è comunque giunto nella città, dove ha preso parte a esercitazioni militari su larga scala e ha ricevuto aggiornamenti dagli alti comandi navali. In un videomessaggio rivolto ai militari impegnati nelle manovre “Tempesta di Luglio”, ha lodato il “coraggio e l’eroismo” dei marinai russi attivi anche nel conflitto in Ucraina.

La cancellazione della parata – che avrebbe dovuto rappresentare il momento centrale della ricorrenza, con sfilate di navi da guerra e sottomarini – è stata annunciata senza spiegazioni anche dalle autorità cittadine. Putin ha sottolineato che, in un clima di “lavoro operativo”, la priorità rimane garantire la sicurezza nazionale e difendere la sovranità russa.

Le esercitazioni in corso coinvolgono oltre 150 navi e 15.000 militari in diverse aree: Mar Baltico, Mar Caspio, Oceano Artico e Pacifico. Secondo il ministero della Difesa, nella notte sono stati abbattuti 100 droni ucraini, dieci dei quali nelle vicinanze di San Pietroburgo. L’attacco ha temporaneamente bloccato le operazioni all’aeroporto Pulkovo, causando ritardi a numerosi voli. Secondo le autorità locali, una donna è rimasta ferita dai frammenti di un drone nella regione di Lomonosov.

Putin ha promesso di rafforzare la marina militare con la costruzione di nuove navi da guerra e un’intensificazione dell’addestramento, affermando che la “potenza di fuoco e la capacità operativa della marina raggiungeranno un livello qualitativamente nuovo”. Sin dai primi mesi del conflitto, ora al suo quarto anno, Kiev ha inferto colpi significativi alla flotta russa nel Mar Nero, affondando diverse unità navali e costringendo Mosca a spostare parte della propria flotta dalla Crimea occupata al porto di Novorossiysk.

Il 1° giugno, in un’operazione denominata “Spiderweb”, l’Ucraina ha condotto un attacco coordinato con droni contro basi aeree strategiche russe, colpendo obiettivi dalla penisola di Kola fino alla Siberia. Nel frattempo, la Russia ha continuato a lanciare raid su obiettivi ucraini.

A Sumy, nel nord-est del Paese, un attacco con droni ha colpito infrastrutture civili e un edificio amministrativo, ferendo tre persone. Nella stessa regione, due uomini sono rimasti uccisi dall’esplosione di una mina, mentre una donna è stata ferita in un altro attacco con droni.


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