“Mother, Pray For Me” è il nuovo singolo dal quarto LP dei Beths

A fine giugno The Beths hanno annunciato i dettagli del loro quarto LP, “Straight Line Was A Lie”, in uscita il prossimo 29 agosto, via ANTI-, a distanza di quasi tre anni dal precedente, “Expert In A Dying Field“.
The Beths, ci dicono le note stampa, hanno capito che nella vita non si procede mai in linea retta. Il senso di vertigine esistenziale è il tema centrale del loro quarto album. La band suggerisce che l’unico modo per andare avanti è attraversare, e che anche dopo esperienze difficili e trasformative si può avere la sensazione di essere tornati al punto di partenza. È destabilizzante rendersi conto che la vita e la crescita personale sono cicliche e continue, che un capitolo non si chiude sempre con la pace e l’accettazione. Il vero impegno sta nel continuare a provarci, a esserci.
Dopo “No Joy”, ora è il turno del nuovo singolo “Mother, Pray For Me”, accompagnato da un video diretto da Annabel Kean e Callum Devlin.
Sopra una malinconica chitarra suonata con il fingerpicking, la voce della frontwoman Elizabeth Stokes è infantile nella sua struggente richiesta di connessione. Qui, la Stokes si confronta con le vite che hanno vissuto i suoi genitori, la loro mortalità e il modo in cui vederli come persone che hanno fatto del loro meglio, anche quando poteva sembrare non fosse abbastanza.
La Stokes dice del singolo:
Ho pianto per tutto il tempo mentre la scrivevo. Non riguarda davvero mia madre, riguarda me: come spero che sia il nostro rapporto, come penso che sia, come forse è realmente e cosa posso o non posso aspettarmi da esso.
Mia madre è un’immigrata indonesiana di prima generazione e molto cattolica. Sono nata a Giacarta e ci siamo trasferiti ad Auckland quando avevo quattro anni. Penso che questa canzone sia il mio tentativo di capire il mio rapporto con mia madre, il suo rapporto con la fede e con sua madre. È stato difficile scriverla. Abbiamo pensato a un arrangiamento completo per la canzone, ma alla fine mi è sembrato più chiaro con solo me e la chitarra. E un po’ di organo.
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