Mostre, spettacoli e recital nei luoghi della cultura. Ecco Marche Storie in salsa sangiorgese
PORTO SAN GIORGIO – Presentato il cartellone di eventi da venerdì a domenica. Il primo cittadino Valerio Vesprini si è detto «incuriosito nel vedere così tanti appuntamenti nell’aprire alla visita i luoghi della nostra cultura». L’assessore alla cultura, Carlotta Lanciotti: «Quando si crede in quello che si ha a disposizione, l’aspetto economico non è un limite ma una sfida».
di Serena Murri
Mostre, spettacoli, recital nei luoghi della cultura con Marche Storie, da venerdì a domenica, a Porto San Giorgio, con la presentazione del ricco cartellone, questa mattina, al teatro comunale alla presenza del sindaco Valerio Vesprini e dell’assessore Carlotta Lanciotti.
La direzione artistica è affidata a Gabriele Claretti e Roberto Rossetti. «Marche Storie – spiega il regista, Gabriele Claretti – toccherà vari luoghi cittadini ma il suo cuore è qui, a teatro». Il programma, si diceva, è stato presentato questa mattina, durante una conferenza stampa in teatro, in presenza di tutti i protagonisti coinvolti dal progetto del festival Marche Storie che apre le porte della cultura alla città. Soddisfatto il primo cittadino Valerio Vesprini che si è detto «incuriosito nel vedere così tanti appuntamenti nell’aprire alla visita i luoghi della nostra cultura».

Da sin. il sindaco Valerio Vesprini, l’assessore Carlotta Lanciotti, Gabriele Claretti e Roberto Rossetti
Il programma delle giornate è molto articolato e parte dal concetto di teatro diffuso che si sposa con il tema e le intenzioni di Marche Storie, la manifestazione regionale che il Comune ha voluto portare avanti coinvolgendo le realtà artistiche per il prossimo fine settimana. Il programma si apre, dicevamo, venerdì 24 ottobre con il recital poetico ‘Onde di memoria e sorsi di poesia’, rivolto alle scuole, a cura della Compagnia della Marca (appuntamento alle 10.30 a teatro). La giornata proseguirà con letture e laboratori nella biblioteca Pieri alle 16. Sempre nel pomeriggio verrà allestita la mostra ‘Dare un verso al mare’ di Roberta Bianchini nella sala Castellani (visitabile dalle 18 alle 23 fino a domenica). In cartellone anche l’apertura pomeridiana dei Musei della civiltà marinara con performance di Alessandro Marziali alle 18, che verrà replicata nei giorni a seguire. E poi ‘La peschiera dei versi senza frontiere’ alle 18.30 al teatro, ‘Il borgo dei pescatori tra flutti e velluti’ con la visita guidata del foyer del teatro dalle 19.30, le degustazioni dei ristoranti di corso Castel San Giorgio dalle 20 e il recital ‘Onde di memoria’ alle 21.30 al teatro.
Sabato la sala Castellani ospiterà laboratori di pittura alle 16, in teatro alle 18,30 ci sarà Basilio Ciaffardoni che terrà una conferenza sui ‘Poeti della vela al terzo’ e a seguire, alle 21.30, si terrà la replica di ‘Onde di memoria’.
Domenica, alle 18, in teatro spazio all’appuntamento ‘Una spuma con la drammaturga’: conferenza di Fulvia Cipollari . Oltre agli appuntamenti previsti ai Cantieri e nella sala Castellani, Marche Storie saluterà il pubblico, a teatro, alle 21.30, con ’Na notte a l’impruise’, reading a cura della compagnia Geografie teatrali.
Durante le tre giornate, negli orari di apertura del teatro, il foyer ospiterà ‘Come te se mintùa’, raccolta di parole e modi di dire dialettali, aneddoti popolari e commenti, con l’associazione Gessare Cappellette che esporrà i propri abiti storici.
Il regista, Gabriele Claretti ha spiegato: «Questo luogo era pieno ieri sera per la prosa. Marche Storie toccherà vari luoghi cittadini ma il suo cuore resta, appunto, il teatro. Con questo programma, daremo la possibilità alle realtà di raccogliersi e mostrarsi come città unita e in festa». A fargli eco, Roberto Rossetti che si è soffermato sul recital che lo vedrà impegnato e che rappresenta «il risultato di 10 anni di esperienza sul campo. Il tema è l’acqua, con un pizzico di quella comicità che caratterizza il territorio». In chiusura, l’assessore alla cultura, Carlotta Lanciotti, ha sottolineato, rivolgendosi ai presenti, che «quando si crede in quello che si ha a disposizione, l’aspetto economico non è un limite ma una sfida».
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