Liguria

Morto due anni dopo essere stato preso a calci e pugni in una rissa: per l’aggressore, già condannato, un processo “bis” per omicidio


Genova. Si può essere processati due volte per lo stesso fatto? Normalmente no in base al principio giuridico“ne bis in idem”, ma se il fatto o l’evento sono giuridicamente considerati diversi sì. Questo è quello che stabilisce la giurisprudenza della Cassazione e che si potrebbe applicare a un fatto violento avvenuto tre anni fa in piazzale Manzoni, davanti al carcere di Marassi.

Era il pomeriggio del 22 agosto 2022: La rissa era scoppiata tra alcuni senza fissa dimora, forse a causa dell’alcol, forse per l’accaparramento di una panchina. Ad un certo punto Singh Harjit, indiano di 49 anni aveva colpito con un oggetto Gianni Meduri (60 anni) che però rialzatosi lo aveva picchiato con violenza con calci e pugni in testa e aveva continuato anche quando il 49enne indiano era rimasto a terra.

Ai poliziotti delle volanti chiamati da alcuni passanti, Harjit era solo riuscito a dire di essere stato colpito ma non sapeva da chi. Poi aveva perso in sensi per un ematoma cerebrale, era stato intubato e soccorso in codice rosso. Era finito in coma e in quelle condizioni è rimasto fino al decesso dello scorso novembre.

Prima della morte di Harjit, Meduri accusato di tentato omicidio, era stato processato in abbreviato e condannato a una pena 4 anni e mezzo che sta scontando in una comunità terapeutica. Adesso però la pm Paola Calleri ha chiuso le indagini per il nuovo reato, quello di omicidio volontario, contestato senza aggravanti. L’avvocato di Meduri, Cristiano Mancuso, potrebbe quindi chiedere anche il questo caso di essere processato con rito abbreviato e, tenuto conto che una sentenza vedrebbe comunque la sottrazione del periodo di detenzione già scontato per il tentato omicidio.




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