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Morte di Liam Payne, arrestato l’ex cameriere accusato di avergli venduto cocaina

C’è un arresto nell’inchiesta per la morte di Liam Payne, ex One Direction, avvenuta a Buenos Aires il 16 ottobre 2024. La polizia argentina ha fermato Braian Paiz, una delle due persone accusate di aver fornito droga al cantante. Il cameriere 24enne avrebbe incontrato l’ex cantante degli One Direction in un ristorante di Puerto Madero, a Buenos Aires, due giorni prima di morire all’hotel Casa Sur.

Braian Nahuel Paiz è stato arrestato venerdì 3 gennaio nella sua casa fuori Buenos Aires, quattro giorni dopo essere stato accusato della morte di Payne dalla Procura argentina. Lo conferma a People il suo avvocato Fernando Madeo Facente. Rischia dai 4 ai 15 anni di carcere. Paiz si dichiara innocente. Già a novembre aveva detto al notiziario locale Telefe Noticias di aver passato tempo con Payne e di fare uso di stupefacenti, ma di non avergli fornito droga e non aver mai accettato soldi da lui.

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Ci sono quattro dipendenti dell’hotel CasaSur di Buenos Aires tra le persone che il prossimo venerdì compariranno davanti alla giudice Laura Bruniard. L’ultimo nome, che già si conosceva, è invece quello di Rogelio Nores, amico del cantante

Secondo quanto riporta il quotidiano argentino il Clarin, l’indagine ha invece dimostrato che Paiz avrebbe consegnato cocaina in cambio di denaro in diverse occasioni, accompagnando anche Payne nella sua camera in hotel o ricevendolo nella sua abitazione. Sono stati analizzati i filmati delle telecamere di sicurezza dell’albergo in cui soggiornava Payne e le chat tra i due.

Payne si trovava a Buenos Aires lo scorso ottobre per partecipare allo show tenuto dal suo ex compagno di band Niall Horan. Aveva 31 anni quando è morto cadendo dal terzo piano nel cortile interno dell’hotel dove alloggiava nel quartiere di Palermo.

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Paiz è una delle cinque persone coinvolte, direttamente o indirettamente, nella morte dell’ex pop star britannica. Il primo nome è quello di Rogelio Nores, detto Roger, grande amico di Payne, accusato di omicidio colposo: sarebbe stato lui l’ultimo a vedere l’artista vivo e sarebbe stato sempre lui a mettere in contatto Payne con due prostitute che hanno trascorso con il cantante le ore precedenti alla sua morte e che mentre il suo corpo era ancora a terra sull’asfalto reclamavano di essere pagate. Indagato anche Esteban Grassi, receptionist del CasaSur Palermo Hotel, e la responsabile della sicurezza dell’hotel, Gilda Martin. Ci sono quindi Braian Paiz ed Ezequiel Pereyra, accusati di aver fornito droga a Payne prima della sua morte.


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