Morte Baumgartner, nessuna autopsia ma parapendio sotto sequestro. Cosa sappiamo degli ultimi momenti del recordman austriaco a Porto Sant’Elpidio
PORTO SANT’ELPIDIO Nessuna autopsia, solo una ispezione cadaverica. Mondo dello sport e non solo sotto choc per la tragica scomparsa di Felix Baumgartner, a 56 anni, mentre stava pilotando un parapendio a motore nella zona di Porto Sant’Elpidio. Il mezzo si è schiantato poco dopo le 16 di ieri su una piscina di una struttura privata, in quel momento piena di bambini. Una ragazza è rimasta ferita (già dimessa dall’ospedale), per il campionissimo austriaco non c’è stato nulla da fare.
Il malore
Possibile che un malore fulminante l’abbiamo colto alla guida (il parapendio volava a bassa quota e, secondo i testimoni, non ha compiuto manovre per tentare di evitare lo schianto), facendogli perdere i sensi e di conseguenza il controllo.
Sull’uomo è stato a lungo praticato un massaggio cardiaco a bordo piscina.
Sequestrato il mezzo
Il mezzo è stato comunque sequestrato per verificare eventuali malfunzionamenti. Lo stesso Baumgartner, in più video postati su Instagram, curava personalmente il funzionamento dell’apparecchio. Il recordman sponsorizzato dalla Red Bull, un personaggio di livello planetario, era già stato nelle Marche lo scorso maggio. Da circa una settimana era tornato insieme alla compagna, la conduttrice televisiva romena Mihaela Rădulescu (nella foto, a destra, mentre lo aiutava a raccogliere la tela del parapendio solo poche ore prima della tragedia).