Morì nel 1944 in un campo di lavoro in Polonia, 81 anni dopo tornano a casa le spoglie del soldato atessano Tommaso D’Amelio
A 81 anni dalla morte, avvenuta nel 1944, durante la Seconda guerra mondiale, in un campo di lavoro forzato in Polonia, rientrano in Patria le spoglie del soldato atessano Tommaso D’Amelio.
Il rinvenimento è avvenuto nell’ambito di un progetto di ricerca polacco a Lambinowice, dove si trovava un campo di prigionia.
Del giovane soldato si sa che è nato ad Atessa il 6 settembre 1914 ed ha vissuto per un periodo a Livorno, con la moglie Settimia Maria, di Scerni, per poi essere richiamato alle armi a 30 anni. È stato fatto prigioniero dai tedeschi e deportato in un campo di lavoro forzato, nel ’44, dove il 13 marzo ha trovato la morte. Il suo nome compare sul Monumento ai caduti in piazza Benedetti, ma la famiglia non aveva mai avuto notizie di lui dopo la sua morte.
Dopo 80 anni, nel 2024, la sorella, Antonia D’Amelio, informata dal ministero della Difesa, ha avviato le pratiche per il rientro della salma, che purtroppo non potrà accogliere perché deceduta lo scorso aprile.
La riconsegna dei resti mortali avverrà mercoledì 22 ottobre, a Roma, presso il Mausoleo delle Fosse Ardeatine, alla presenza di rappresentanti del ministero della Difesa e di un familiare di D’Amelio per poi procedere verso Atessa.
Nel suo paese natale, sarà accolto con una cerimonia a cui parteciperanno familiari, autorità civili, militari e religiose, in piazza Benedetti, giovedì 23 ottobre, alle ore 10.30. Ci saranno associazioni cittadine e una rappresentanza studentesca. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.
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