Mondo

Monopattini elettrici, l’Europa frena: stretta su regole, velocità e sharing


Austria: Vienna detta le regole, ma le multe non bastano

Vienna ha vissuto una vera e propria esplosione dei monopattini elettrici negli ultimi anni, accompagnata da un acceso dibattito politico e sociale. La città, dopo aver tollerato per un periodo una diffusione incontrollata del servizio, è intervenuta nel 2023 con una regolamentazione più severa. Oggi i monopattini in sharing non possono più essere lasciati sui marciapiedi: devono essere parcheggiati in circa 400 aree designate oppure in appositi spazi per auto, se segnalati. Il numero di operatori è stato drasticamente ridotto da nove a due, e il parco mezzi si è dimezzato, passando da 9milla a circa 4mila unità.

Nonostante le nuove norme, i problemi di convivenza urbana non sono scomparsi. In meno di due anni sono state registrate oltre 50mila multe per parcheggi irregolari. Le violazioni più comuni riguardano anche la guida sui marciapiedi e l’eccesso di velocità, con casi documentati di monopattini privati che raggiungono i 48 km/h, ben oltre i 25 km/h consentiti. A peggiorare il quadro vi è la presenza sempre più diffusa di motocicli elettrici usati per le consegne, spesso confusi con i monopattini e responsabili di affollare pericolosamente le piste ciclabili. Le autorità cittadine vorrebbero bandirli dalle ciclabili, ma per farlo è necessario un intervento legislativo del governo federale che, al momento, non ha ancora fissato una tempistica.

Spagna: dalla deregulation al giro di vite municipale

In Spagna la diffusione dei monopattini elettrici ha seguito una traiettoria molto simile a quella italiana, con un boom iniziale non accompagnato da regole chiare, seguito da una fase di stretta normativa. Il quadro giuridico è stato definito a partire dal 2021 con l’entrata in vigore del Real Decreto 970/2020, che ha riconosciuto i veicoli a mobilità personale (VMP) come categoria autonoma nel codice della strada. Non è richiesto né patentino né assicurazione, ma è vietato superare i 25 km/h, circolare sui marciapiedi o con passeggeri, e l’accesso alle strade extraurbane è proibito.

La normativa nazionale ha lasciato però ampio margine d’intervento ai municipi. A Madrid, per esempio, dopo una fase di liberalizzazione totale, si è passati nel 2023 a un sistema a numero chiuso con tre soli operatori autorizzati, poi sanzionati nel 2024 per mancato rispetto delle regole. Alla fine dell’anno, il Comune ha revocato le licenze, sospendendo la circolazione di circa 6.000 veicoli. Anche a Malaga il servizio è stato pressoché azzerato, con una sola azienda, Lime, rimasta operativa. Valencia, al contrario, è considerata un modello di regolazione virtuosa, con parcheggi obbligatori, zone di esclusione e un sistema di controllo basato su geolocalizzazione.

I problemi più ricorrenti sono gli incidenti, la sosta selvaggia e la mancanza di rispetto delle regole di base della circolazione. Il governo ha inoltre introdotto nuovi obblighi di omologazione per i monopattini venduti dal 2024 in poi. Anche il trasporto pubblico si è mosso: in diverse città, tra cui Madrid e Siviglia, i monopattini sono stati vietati a bordo dei mezzi pubblici per il rischio di incendi da batterie difettose.


Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »