Monguelfo: carabinieri chiamati per una lite, scoperta una centrale di spaccio – Cronaca
MONGUELFO. Un intervento di routine per una lite condominiale si è trasformato in un’operazione antidroga che ha portato al sequestro di oltre 60 grammi di hashish. Mercoledì sera, intorno alle 19:30, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di San Candido sono intervenuti presso un’abitazione di Monguelfo-Tesido per sedare una discussione tra condomini.
Durante le operazioni di identificazione e pacificazione, l’attenzione dei militari è stata attirata da un 43enne del posto che, pur non essendo coinvolto nella lite, mostrava un atteggiamento eccessivamente nervoso e guardingo alla vista delle forze dell’ordine. Il comportamento sospetto dell’uomo ha spinto i Carabinieri ad approfondire il controllo.
La perquisizione ha dato esito positivo: l’uomo è stato trovato in possesso di 61,7 grammi di hashish, una quantità che per dimensioni e modalità di conservazione lascia presupporre un’attività di spaccio. La sostanza stupefacente è stata immediatamente sequestrata e sarà sottoposta ad analisi presso il laboratorio specializzato di Laives per determinarne il principio attivo e la purezza.
Il 43enne di Monguelfo-Tesido è stato denunciato a piede libero per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’operazione testimonia ancora una volta l’efficacia dell’attività di controllo del territorio svolta dai Carabinieri, sempre vigili anche durante interventi apparentemente di routine.
La lotta contro il traffico di droga rimane una priorità assoluta per garantire la sicurezza della comunità locale. I Carabinieri della Compagnia di San Candido continuano il loro impegno quotidiano per contrastare ogni forma di illegalità sul territorio dell’Alta Pusteria.
L’episodio dimostra come spesso i controlli delle forze dell’ordine, anche quelli inizialmente legati a situazioni diverse, possano portare alla scoperta di attività criminose più gravi. La prontezza e l’esperienza dei militari hanno permesso di intercettare quello che presumibilmente era un canale di distribuzione di sostanze stupefacenti nella zona.
