Liguria

Molotov davanti all’ex Ilva, il comitato No forno elettrico: “Nessuna forma di violenza è ammissibile”


Genova. “Il Comitato No Forno Elettrico Genova condanna con fermezza ogni forma di violenza — sia fisica che verbale — e ogni linguaggio aggressivo rivolto a persone o gruppi che esprimono posizioni differenti dalle proprie”. Lo scrive in una nota il comitato dopo la notizia pubblicata da Genova24 circa il ritrovamento di una  una scatola contenente bottiglie molotov
(inerti) e di uno striscione contro il forno elettrico nei pressi della portineria dello stabilimento di Cornigliano.

Il Comitato esprime “profonda preoccupazione per l’accaduto” in quanto l’episodio “rappresenta un forte segnale di escalation nel contesto del dibattito pubblico che riguarda la collocazione e la funzione di un forno elettrico ad arco nell’area in oggetto”.

Il Comitato “desidera dichiarare che nessuna firma di violenza, nemmeno in forma verbale o
simbolica, può essere in alcun modo ammessa nell’ambito della mobilitazione civica e
ambientalista.

“Invitiamo pertanto tutte le istituzioni, i cittadini, le forze dell’ordine e gli interlocutori del
dibattito ambientale a mantenere un tono di serenità e responsabilità, anche di fronte a tensioni
emotive, favorire lo scambio argomentato e scientifico, evitando slogan aggressivi o provocazioni che possano generare incertezza o insicurezza nel quartiere e nel territorio e collaborare affinché l’area dell’ex ILVA e il suo futuro assetto vengano gestiti con criteri di tutela della salute, dell’ambiente e della sicurezza, e con piena trasparenza rispetto alle modalità di informazione e coinvolgimento della comunità.

“Il Comitato rinnova il suo impegno a operare solo attraverso il dialogo e il confronto istituzionale – conclude la nota – le assemblee pubbliche, il. confronto tecnico-scientifico e la mobilitazione civile
pacifica”




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