Molise Acque, contratti a tempo pieno: approvata la mozione in Consiglio regionale | isNews
Obiettivo è la valorizzazione il personale già in servizio
CAMPOBASSO. Via libera del Consiglio regionale (con una sola astensione) alla mozione che riguarda direttamente i lavoratori di Molise Acque, l’Azienda Speciale Regionale che si occupa della gestione delle risorse idriche.
La mozione, firmata sia dai consiglieri di maggioranza che da quelli di opposizione, punta a valorizzare il personale già in servizio e a trasformare, dove possibile, i tanti contratti part-time in contratti a tempo pieno.
Secondo quanto emerso in Consiglio, l’attuale organico dell’azienda è composto da 99 dipendenti, di cui 50 lavorano con un contratto part-time al 50%. Il nuovo Piano del fabbisogno del personale 2025–2027, approvato lo scorso agosto dal CdA dell’ente, prevede nuove assunzioni, anche in ruoli già coperti da dipendenti part-time, ma non prevede il passaggio di questi ultimi al full time.
Una scelta che, secondo il Consiglio regionale, rischia di aumentare i costi e ridurre l’efficienza, soprattutto in un momento in cui le risorse pubbliche sono limitate.
Da qui l’iniziativa dei consiglieri: con la mozione approvata, si chiede al Presidente della Giunta Francesco Roberti e all’assessore competente di intervenire presso Molise Acque per verificare se ci siano le condizioni per trasformare (anche solo in parte) i contratti part-time in rapporti a tempo pieno. Non solo: si chiede anche di dare priorità, nelle prossime assunzioni, ai lavoratori già in organico, magari riservando loro una quota nei concorsi pubblici. L’invito è inoltre esteso anche ad altri enti regionali, come Egam e Grim, affinché valutino soluzioni simili.
Infine, è stato chiesto alla Giunta di riferire in Consiglio entro 45 giorni sugli esiti delle verifiche e sui possibili sviluppi. Una mozione che rappresenta un segnale politico forte a favore del rafforzamento e della valorizzazione delle risorse già presenti negli enti pubblici regionali, con l’obiettivo di aumentare l’efficienza amministrativa e ridurre i costi derivanti da un uso non ottimale delle risorse esistenti.
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