Ambiente

Moio (Oiv), ‘settore paga più di altri diatriba vino-salute’ – Vino

“Il settore vive
un momento difficile perché si è interrotta la trasmissione
generazionale di cosa significhi consumare vino. Le nuove
generazioni non sono state educate a farlo e oggi i giovani –
attratti dalla mixology – si allontanano dal vino ma assumono
più alcol rispetto alla mia generazione. Paradossalmente, nella
delicatissima questione alcol e salute ci va di mezzo il vino e
non le altre bevande”. Lo ha detto, agli Etna days di
Castiglione di Sicilia organizzati dal Consorzio Etna Doc, il
presidente dell’Organizzazione internazionale della vigna e del
vino (Oiv) Luigi Moio. “A mio avviso – ha proseguito Moio –
anche sul tema vino e salute c’è una grande responsabilità nella
comunicazione, troppo spesso confusionaria e contraddittoria.

   
Non possiamo dire che il vino fa bene perché c’è l’alcol, ma ci
sono altri argomenti che distinguono il nostro mondo e che
accomuna il prodotto con i territori e la loro storia. Serve
affermare questi valori identitari per non confondere il vino
con le altre bevande alcoliche. Il vino – ha concluso il
presidente Oiv – non è un liquido, è un vettore culturale. Bere
un calice di Etna è un atto culturale ed è indubbio che la forza
della sua denominazione è data dall’identità costruita attorno
al Vulcano”.

   

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