Ambiente

Modernizzazione dei pagamenti, atto primo


Tutto quanto, ancora una volta, riconferma la centralità dei pagamenti nel contribuire alla crescita e allo sviluppo commerciale ed economico di un Paese. Restano però centrali accettabilità, interoperabilità e fiducia verso gli emittenti e i nuovi strumenti di pagamento. La fiducia, elemento fondante l’accettazione di uno strumento di pagamento, si alimenta con elementi funzionali (spendibilità, circolarità); tecnici (liquidità, solvibilità, protezione dei dati) e socio-emotivi (inclusione, senso di modernità, ed etica nella gestione dei dati personali).

Quale è dunque il futuro di questa modernizzazione? Si va verso una coesistenza tra moneta pubblica – il contante, sempre meno presente nei portafogli – e forme crescenti di moneta privata: strumenti e schemi che sostituiscono temporaneamente il contante (bonifici, carte, wallet, A2A, QR code, ecc.). Queste forme agiscono da “traghetti” che trasferiscono il potere d’acquisto attraverso infrastrutture e standard tradizionali o innovativi (come la blockchain), fino al completamento definitivo e irrevocabile della transazione in tempi sempre più rapidi e certi.

La moneta, così come la conoscevamo, evolve e il business dei pagamenti – inteso come trasferimento di moneta legale – si arricchisce di attori e modalità. Parlare di “moneta: atto primo”, dunque, significa cogliere un passaggio storico dove antico e nuovo si alternano, dentro un processo continuo di innovazione. Vale la pena ricordare che la modernizzazione dei pagamenti ha origine con l’affermarsi della banca moderna: i suoi debiti (conto corrente) diventano mezzi di pagamento efficaci, trasferiti tramite bonifici e carte. Questo perché tali surrogati garantivano una circolazione più ampia e comoda del saldo di conto corrente, a patto che rimanesse la fiducia nello strumento.

E qui si innesta una riflessione sempre attuale: qualsiasi circolazione monetaria fiduciaria cessa di essere conveniente non appena prevalga nel pubblico il desiderio di convertirla in altro mezzo di pagamento.

Concludendo, come sempre, saranno i singoli cittadini a decretare il successo di un sostituito monetario, con l’aggiunta però di una riflessione aggiuntiva: per quanto le abitudini monetarie possano cambiare lentamente, una cosa è certa: ogni operatore nel mercato – antico ovvero più contemporaneo – già lavora affinché sia raggiunta la massa critica, oltre la quale evoluzioni ulteriori sono già programmate.


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