Emilia Romagna

Modena ricorda Alfeo Corassori, “sindaco della ricostruzione”


Nel sessantesimo anniversario della morte di Alfeo Corassori, avvenuta il 27 novembre 1965, il Comune di Modena celebra la figura del primo sindaco della città dopo la Liberazione, che guidò l’amministrazione modenese per diciassette anni, dal 1945 al 1962.

Le iniziative hanno preso il via lunedì 24 novembre, con il riallestimento della mostra “Sindaco Corassori Operaio Alfeo”, inaugurata nella Sala dei Passi perduti del Palazzo Comunale alla presenza del sindaco Massimo Mezzetti e del curatore e storico Giovanni Taurasi. Visitabile fino al 7 dicembre e realizzata con il sostegno della Fondazione di Modena, dell’ Istituto storico di Modena e della Polisportiva Corassori in occasione del cinquantesimo anniversario della scomparsa del primo Sindaco eletto dopo la Liberazione, la mostra è composta da 14 pannelli che ripercorrono, attraverso fotografie e documenti, la vita e l’impegno politico di Corassori, dagli anni dell’antifascismo e della Resistenza fino al periodo della ricostruzione cittadina e della crescita economica e sociale di Modena.

L’inaugurazione è stata preceduta dalla proiezione del documentario “Alfeo Corassori – Per volontà ed azione di popolo”, ideato da Taurasi e realizzato con le riprese e il montaggio dal regista Federico Baracchi. Il film, realizzato nel 2015 e della durata di circa venti minuti, ricostruisce la storia di Modena nel dopoguerra e ricorda la figura del sindaco partigiano, attraverso le testimonianze di due assessori della giunta Corassori tra il 1960 e il 1962, Aude Pacchioni ed Ezio Bompani, che ci restituiscono la figura di un sindaco che voleva avere un rapporto diretto con il cittadino, “una persona squisita e di buon senso, che sapeva parlare con le persone”. Il documentario si conclude con le immagini originali del funerale di Corassori, avvenuto nel novembre 1965.

Le celebrazioni proseguiranno giovedì 27 novembre, anniversario della morte, con un momento di omaggio istituzionale: sarà deposta una cesta di fiori sulla tomba di Alfeo Corassori al Cimitero di San Cataldo e una piccola corona alla lapide che lo ricorda sul ballatoio del Palazzo Comunale.

L’iniziativa è promossa da Comune di Modena, Istituto storico di Modena e Anppia – Associazione nazionale perseguitati politici italiani antifascisti, nel segno della memoria e del riconoscimento a un protagonista della storia democratica modenese, simbolo della rinascita civile e sociale della città nel dopoguerra.


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