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Missili modulari per attacchi di massa: la mossa a sorpresa del partner Usa

Riflettori puntati sulla Corea del Sud, dove il produttore aerospaziale e di armi locale LIG Nex1 ha introdotto una coppia di missili modulari che combinano autonomia, flessibilità del carico utile e versatilità mutli-missione. In base a quanto emerso il primo è un missile da 113 chilogrammi progettato appositamente per missioni di attacco, sorveglianza e guerra elettronica (Ew), in base al carico utile che trasporta. L’altro è invece un missile da 454 chilogrammi ottimizzato per effettuare invece attacchi a lungo raggio contro obiettivi terrestri e marittimi, e che sfrutta la guida dell’intelligenza artificiale e il volo a bassa quota per evitare di essere individuato dai nemici.

I nuovi missili della Corea del Sud

Come ha spiegato il sito The Defence Post, il missile più piccolo, realizzato con materiali compositi in carbonio e con una cellula stealth, si comporta quasi più come un drone che non come una munizione convenzionale. Supporta inoltre un’ampia gamma di carichi utili, tra cui sensori termici, esche, testate, sensori di sorveglianza e moduli di guerra elettronica. Può anche essere configurato come aliante o missile a propulsione elettrica. Nelle operazioni a sciame, è inoltre in grado di essere sfruttato anche per disturbare e manomettere i radar nemici o fungere da ripetitore di comunicazioni. Gli sviluppatori puntano a completare la ricerca concettuale entro il 2025 e a consegnare un prototipo entro il 2028.

Il missile più pesante condivide la stessa architettura modulare, ma è ottimizzato per attacchi di precisione a distanza. Supporta vari sistemi di ricerca e testate e utilizza immagini a infrarossi per seguire il terreno e identificare autonomamente i bersagli. Di dimensioni paragonabili al missile navale norvegese, è progettato per essere facilmente riconfigurato in modo da adattarsi ai mutevoli requisiti delle missioni. Lo sviluppo si concentrerà sulle operazioni con lancio da terra dal 2025 al 2029, seguite dai test con lancio da aria nel 2032.

Il partner Usa si rafforza

Il fulcro di questi due missili, presentati al “5° Seminario sullo Sviluppo di Armi Guidate Aviotrasportate/Elettronica Aerospaziale” tenutosi a Daejeon il 10 luglio, è il passaggio dall’attuale metodo sudcoreano di “risposta alla domanda” a un metodo di “creazione della domanda”. In altre parole, l’idea è quella di abbandonare l’attuale concetto di fornitura di armi che soddisfano i requisiti militari e di presentare direttamente le armi guidate necessarie per la guerra futura, al fine di sviluppare rapidamente armi innovative di nuova generazione e rispondere alle prossime eventuali esigenze militari.

Questi due missili sono degni di nota non solo per il loro concept di sviluppo, ma anche per il loro potenziale come “prodotti di punta di nuova generazione” del LIG Nex1.

In particolare, il concetto modulare consente di modificare il sistema di ricerca o la testata a seconda della missione, consentendo in futuro l’applicazione di nuove tecnologie in tempi molto più rapidi. Con l’integrazione di intelligenza artificiale e funzioni di rete, sembra probabile che si evolveranno da missili a “velivoli senza pilota consumabili (CCA)”.


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