Missili low cost per una guerra prolungata: la mossa Usa che spaventa la Cina
Puntare su missili a basso costo per rimpolpare gli arsenali svuotati dalle esigenze in alcune aree critiche del pianeta – dal Medio Oriente all’Ucraina passando attraverso l’Asia-Pacifico – e avere così un adeguato ventaglio di armamenti da utilizzare contro la Cina nel caso in cui dovesse esplodere un conflitto contro il Dragone. È questa la strategia che stanno seguendo gli Stati Uniti per ridurre il divario bellico con Pechino. In particolare, gli appaltatori della Difesa Usa sono stati incaricati di produrre una nuova ondata di missili da crociera a basso costo per vincere un’ipotetica guerra di logoramento ad alta tecnologia.
Produrre più missili
Come ha spiegato Reuters, l’appaltatore Usa L3Harris Technologies ha appena presentato i missili “Red Wolf” e “Green Wolf”, che offrono capacità di attacco a lungo raggio e a prezzi accessibili per l’esercito statunitense, in un contesto di crescenti tensioni con la Cina nel Pacifico. I sistemi supportano la strategia “affordable mass” del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti (DoD), plasmata dai recenti conflitti in Ucraina e Israele, conflitti che hanno evidenziato la necessità di affidarsi ad ingenti scorte di munizioni dispiegabili.
Entrambi i missili multiruolo hanno una gittata superiore a 200 miglia nautiche e possono colpire bersagli navali in movimento. Red Wolf, ha sottolineato il portale Asia Times, si concentra su attacchi di precisione, mentre Green Wolf è progettato per la guerra elettronica e la raccolta di informazioni. La produzione è in corso ad Ashburn, in Virginia. L3Harris prevede un prezzo di circa 300.000 dollari per unità e punta a produrne circa 1.000 all’anno. Dopo aver completato con successo oltre 40 voli di prova, i sistemi rappresentano una svolta strategica in un mercato dominato da Lockheed Martin e RTX.
Una lista sempre più grande
I sistemi Red e Green Wolf si aggiungono a una lista crescente di armi commercializzate con il concetto di massa accessibile, tra cui il Barracuda di Anduril e il Common Multi-Mission Truck (CMMT) di Lockheed Martin, che incarnano visioni contrastanti di missili da crociera a basso costo e producibili in serie, progettati per saturare i propri avversari.
Il Barracuda di Anduril, disponibile in tre configurazioni scalabili, punta sulla rapida produzione grazie all’utilizzo di componenti commerciali, carichi utili modulari e teaming autonomo, abilitati dal software Lattice. Progettato per la flessibilità nei lanci aerei, marittimi e terrestri, è entrato a far parte di un progetto di prototipo dell’Aeronautica Militare e della Defense Innovation Unit (DIU) degli Stati Uniti.
Al contrario, il CMMT, o “Comet”, di Lockheed è un missile modulare e non stealth, dal prezzo di 150.000 dollari, ottimizzato per l’assemblaggio globale e il lancio di massa pallettizzato da aerei cargo. Barracuda enfatizza l’autonomia definita dal software e la flessibilità dei ruoli di missione, mentre il CMMT si concentra sulla modularità su scala industriale e sull’assemblaggio globale per un dispiegamento di massa economicamente vantaggioso.
Resta tuttavia una domanda
critica: queste armi più economiche sono in grado di fornire sufficiente potenza di fuoco, scala e capacità di sopravvivenza per compensare le carenze industriali degli Usa e supportare combattimenti prolungati in una guerra ad alta intensità con la Cina?
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