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Mirra Andreeva chi è la vincitrice del torneo di Indian Wells

Il secondo successo di fila in un 1000, centrato a Indian Wells dopo aver battuto prima la n. 2 (Swiatek) e poi la n. 1 del mondo (Sabalenka) (terza giocatrice in 40 anni a compiere l’impresa nello stesso torneo dopo Steffi Graf a Key Biscayne 1987 e Serena Williams agli US Open 1999, ndr) consacrano definitivamente Mirra Andreeva che da oggi sale di altre 3 posizioni in classifica installandosi al n. 6. A 17 anni e 8 mesi (la più giovane tra le prime 144 in classifica, ndr) la stellina di Krasnojarsk si candida a tutti gli effetti a diventare l’erede di Maria Sharapova, ultima russa a sedere sul trono Wta nel 2012 e con cui, curiosamente, condivide sia il mese (aprile) che la provincia di nascita (la Siberia).

Andreeva, il salto di qualità con Conchita Martinez

Sorella minore della 20enne Erika, attuale n. 95, Mirra Andreeva ha iniziato a giocare a Krasnojarsk per poi trasferirsi a Sochi dove, assieme a Erika, è stata cresciuta da Kirill Kruikov, coach che da gennaio è tornato a far parte del suo team. Successivamente si è trasferita in Francia, all’Elite Tennis Center di Cannes, per farsi assistere da Jean-René Lisnard e Jean-Christophe Faurel. Però è con l’ex n. 2 del mondo Conchita Martinez, che la segue dallo scorso agosto, che ha compiuto il definitivo salto di qualità salendo dal n. 43 alla top ten.

“Ha una mentalità vincente, detesta perdere”

“Ciò che la distingue è soprattutto la sua mentalità”, ha spiegato il tecnico spagnolo in un’intervista al quotidiano francese ‘L’Equipe’. “Non si arrende mai, ha l’anima di una vincente. Rifiuta la sconfitta. È sempre certa di poter vincere e nei momenti caldi non si irrigidisce, rimane audace. Negli ultimi mesi è cresciuta tantissimo. Prima nel gioco era solida ma troppo passiva, un po’ troppo lontana dalla linea di fondo. Ho capito subito su cosa volevo lavorare: mobilità, lettura del gioco e sul diritto, per renderla più aggressiva. Mirra è una spugna: assorbe le informazioni e le applica molto velocemente. Ho percepito il suo desiderio di ascoltare e di imparare e tra noi si è creata una grande complicità”.

La gioia di Mirra Andreeva dopo la vittoria contro Sabalenka

La gioia di Mirra Andreeva dopo la vittoria contro Sabalenka 

Prossimo obiettivo uno Slam

Logico immaginare che il prossimo step, dopo la semifinale raggiunta lo scorso anno al Roland Garros, sia quello di vincere una prova del grande Slam. “Non ha limiti. Se rimane paziente, non cerca di bruciare le tappe e continua a imparare senza voler affrettare le cose, può diventare una grande giocatrice e vincerne diversi. Ma, come le ripeto sempre, deve tenere i piedi per terra. Finché ci sarò io, non voglio che si monti la testa”.


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