“MIO PADRE AMATO DALLA GENTE, SUA EREDITÀ VIVA”, VITTORINI, “CAMPO CON SUO NOME OMAGGIO AI GIOVANI” | Notizie di cronaca
L’AQUILA – Sul rettangolo verde del capo sportivo di Preturo, popolosa frazione dell’Aquila, giocano ora centinaia di ragazzi della scuola calcio giovanile.
Il campo sportivo era stato fortemente voluto , promuovere sport e socialità, nel suo amato territorio ad ovest del capoluogo, da Stefano Vittorini, scomparso a 60 anni ad agosto 2015, consigliere comunale a partire dal 1980, vice sindaco, presidente del consiglio comunale e assessore nella giunta di centrodestra del sindaco Biagio Tempesta, fino all’ultimo un combattivo e appassionato protagonista della vita politica del capoluogo.
Ora quel campo a porta il suo nome, e la solenne intitolazione è avvenuta la settimana scorsa, alla presenza oltre mille persone, con in testa, da figlio, più che da figura istituzionale, Livio Vittorini, 40enne presidente della prima commissione Bilancio del Comune dell’Aquila, di Fratelli d’Italia, assieme alla madre Angioletta Cianca, e ai fratelli Davide, Simone e Francesco.
Commenta ora nell’intervista ad Abruzzoweb Livio Vittorini: “si è chiuso un cerchio: è stata per me una emozione vedere quel campo riqualificato, rimesso a nuovo, frequentato, è stato il miglior modo di onorare la memoria di mio padre, guardando al presente e al futuro della terra che tanto ha amato”.
All’iniziativa ha partecipato il sindaco, Pierluigi Biondi, di Fdi, i sottosegretari di Stato Luigi D’Eramo, della Lega, e Fausta Bergamotto, i senatori Guido Liris e Etelwardo Sigismondi, di Fdi, il vice presidente della Regione, Emanuele Imprudente, l’assessore regionale allo sport Mario Quaglieri, di Fdi, il presidente del consiglio comunale, Roberto Santangelo, di Fi, l’assessore comunale allo sport Vito Colonna, di Fdi, il rettore dell’Università dell’Aquila, Fabio Graziosi, l’assessore comunale dell’Aquila, Roberto Tinari, dell’Udc, ex presidente del Consiglio comunale, l’ex sindaco democristiano dell’Aquila Giuseppe Placidi, in rappresentanza del mondo imprenditoriale il costruttore Gianni Frattale, presidente dell’Ance provinciale dell’Aquila e vice presidente della Camera di Commercio Gran Sasso, tanti sindaci e consiglieri del territorio, di tutti i colori politici, che anche dall’altra parte della barricata amicizia e stima hanno avuto con Stefano Vittorini, militante della prima ora del Movimento sociale italiano, poi passato a Forza Italia, quindi alla lista Sgarbi, al Cdu, e infine nell’Unione di centro.
Tiene dunque a sottolineare Livio Vittorini, “mi ha fatto particolarmente piacere la presenza di tanti colleghi in consiglio comunale e amministratori di centrosinistra, come pure che l’intitolazione sia stata sottoscritta da tutti i sindaci tutti i presidenti del consiglio sia di centrodestra che di centrosinistra. Davvero un attestato di estima, oltre ogni aspettativa, a dieci anni della scomparsa di mio padre, che in trent’anni di politica si è speso sempre con tutte le energie per il bene di tutto il territorio, a favore degli ultimi, e sempre con grande rispetto nei confronti di quelli che sono stati per tanti anni i suoi avversari politici. Questo penso che sia stata la risposta più bella, il significato più profondo di una giornata che per me, non lo nascondo, è stata emozionante”.
Alla domanda, “qual è l’insegnamento più importante che le ha lasciato suo padre?”, questa la risposta: “la correttezza e la serietà, nel suo essersi messo a disposizione della collettività. Ricordo poi che mio padre era capace di dire spesse volte ‘no’, ma motivando, e questo per me a livello di crescita personale, ha avuto molto più valore dei sì non convinti e che portano a nulla. Mio padre m ha trasmesso la passione per la politica, e l’impegno e anche l’abnegazione che occorre mettere sul lavoro, l’importanza della della famiglia il rapporto d’amore, unico e viscerale, con il nostro territorio di provenienza”.
Nella fase politica in cui nella maggioranza di centrodestra si era affacciata l’ipotesi di un rimpasto di giunta, il nome di Livio Vittorini era salito alla ribalta delle cronache come possibile presidente del consiglio, al posto di Santangelo di Forza Italia, che è anche assessore regionale. Vittorini ha spiegato di non avere fretta di fare carriera anche se il suo sogno è ripercorrere le gesta del padre.
“E’ vero, avevo avuto l’invito del sindaco Biondi per una eventuale disponibilità, ma ho detto no, perché dovevo costruire un percorso interno al consiglio comunale, essendo alla mia prima esperienza politica. Ma non nego che per me sarebbe coronare un sogno, il ricoprire il ruolo che è stato di mio padre. Del resto io e i miei fratelli siamo cresciuti, negli anni più belli, quelli dell’adolescenza, proprio dentro al palazzo Margherita, dentro l’ufficio della presidenza assieme a papà”.
Rivela infine Vittorini, “mio padre non rimpiangeva la Prima Repubblica di cui è stato un protagonista, ha avuto della politica sempre una visione proiettata al futuro, in continua evoluzione, sia quando era all’opposizione, sia quando è stato un esponente di primo piano con il sindaco Biagio Tempesta, che è stato anche il mio padrino politico, in una stagione che ha sdoganato per la prima volta la città dell’Aquila come una città amministrata dal centrodestra”.
“Al fianco di mio padre sono cresciuto con la politica con la P maiuscola che oggi un po’ rimpiango e che cerco nel mio piccolo di portare avanti, consapevole che i tempi sono cambiati”, conclude Livio Vittorini.
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