minaccia con la pistola l’equipaggio di un’ambulanza che sta soccorrendo l’amico sotto l’effetto di stupefacenti
CIVITANOVA – Nella notte tra il 4 e il 5 agosto, un episodio di eccezionale gravità ha colpito la Croce Rossa Italiana: un equipaggio, impegnato in un intervento del servizio 118 nei pressi di un ponte a Civitanova Marche, è stato minacciato con una pistola puntata da un uomo di origini magrebine. L’aggressione è avvenuta durante un soccorso a una persona sotto effetto di stupefacenti, amico dell’aggressore, che pretendeva di salire a forza sull’ambulanza, mentre medico ed infermiere stavano prestando le cure necessarie.
«Atto vile e codardo»
«Puntare un’arma da fuoco contro chi salva vite non è solo un atto vile e codardo: è un atto inaccettabile, che rappresenta una ferita profonda al principio stesso di umanità.
Nessuna origine, rabbia o frustrazione può giustificare un’azione così pericolosa e insensata. Minacciare con una pistola un soccorritore significa minare i valori fondamentali del nostro vivere civile, della sicurezza di chi presta aiuto e del diritto alla protezione di chi è più vulnerabile”, afferma Matteo Carlocchia, presidente della Croce Rossa di Porto Potenza.