Milano-Cortina 2026 e Valtellina-Dolomiti 2028, ecco come saranno i Giochi
Due Olimpiadi (invernali) in Italia nel futuro: Milano-Cortina 2026 e gli Youth Winter Games, le Olimpiadi giovanili, nel 2028 (il Cio ce le assegnerà ufficialmente il prossimo 30 gennaio). Non è cosa da poco: l’Italia sarà sotto i riflettori di tutto il mondo. Il 6 febbraio 2025 si terrà a Milano la cerimonia del “meno un anno” ai Giochi: ci sarà anche Thomas Bach. Tutto procede secondo il cronoprogramma, almeno per quanto riguarda le opere sportive (per il resto, certo, ci sarà qualche incompiuta).
”Ai disfattisti cronici rispondiamo con i fatti e a chi paventava decine di ritardi e inadempienze sottolineo che la prima opera a Livigno è stata inaugurata in anticipo pochi giorni fa: purtroppo non li ho incrociati a festeggiare con la comunità livignasca…”: lo afferma in una nota il sottosegretario di Stato Alessandro Morelli. In effetti i contrari ai Giochi per ora si sono rarefatti (magari si rifaranno sotto quando scopriranno i costi, chissà…). Non è stato un cammino facile: il Cio ci ha assegnato le Olimpiadi del 2026 nel giugno 2019 (battuta Stoccolma con un gioco di squadra governo-Coni). Poi, anni di silenzio: tutto si è fermato, e la colpa non va data solo al Covid. Ora si sta correndo per recuperare il tempo perduto. I costi sono saliti alle stelle, per via della pandemia e del materiale per le opere che è aumentato moltissimo. Alla fine si faranno i conti: lo Stato coprirà il passivo.
Ma saranno Olimpiadi storiche, su un terreno vastissimo come mai successo. Storiche e anche spettacolari: basta pensare all’hockey ghiaccio, previsto al Palagiulia di Milano (15.000 posti) dove saranno di nuovo di scena i professionisti made in Usa della Nhl. Un autentico show, con la speranza che possa tornare anche la Russia fra poco più di un anno. I biglietti andranno a ruba, un tagliando per la finale costa da 1400 a 450 euro. La cerimonia di apertura a San Siro da 1026 euro a 260. Ma molti eventi sono ad un prezzo basso. “Entreremo nella storia”, assicura Malagò, n.1 della Fondazione olimpica.
Il lavoro diplomatico del Coni, dopo qualche dubbio del Cio, ora sta pagando: il 30 gennaio avremo anche “Valtellina-Dolomiti 2028”, Olimpiade giovanile (Yog), sempre invernale, che muove 1900 ragazzi e ragazze da tutto il mondo su tre clusters, Valtellina, Val di Fiemme e Cortina. Per ora nel programma sono previsti biathlon, bob, curling, hockey su ghiaccio, slittino, pattinaggio e sci ma ulteriori sport potranno essere inclusi il 30 gennaio dagli organizzatori. Queste le sedi di gara previste: Livigno, Valdicentro, Bormio,
Cortina, Predazzo, Tesero, Cavalese, Baselga di Pinè, Trento. Già previsto che si utilizzeranno sette sedi già previste due anni prima per Milano-Cortina, ”riducendo così costi, complessità e impatto ambientale” (come spiegato dal Cio). E questa è la cosa che sta più a cuore a Bach e ai membri del Comitato Olimpico Internazionale, la legacy. Niente più cattedrali nel deserto. Un esempio, la pista da bob di Cortina sarà utile anche nel 2028 per ricreare un movimento in piena crisi, in una disciplina che in passato ha dato grandi soddisfazioni all’Italia. Ma ora sono poche decine quelli che praticano il bob a livello agonistico, costretti ad andare ad allenarsi all’estero. Basta pensare che negli ultimi Giochi giovanili di Gangwon 2024 il bob azzurro non c’era. Ora per fortuna ci sarà Cortina.
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