Marche

migliorano le condizioni della moglie Elena Speranza. La salma di Adriano Franchi ad Ascoli stasera o domani

ASCOLI Migliorano le condizioni di Elena Speranza, coinvolta nell’incidente di domenica pomeriggio lungo la Statale Salaria, in territorio reatino, nel quale è deceduto il marito Adriano Franchi. La donna ha riportato alcuni traumi interni e nella giornata di ieri è stata sottoposta a diversi esami che hanno escluso la presenza di fratture e sopratutto eventuali complicazioni. I sanitari dell’ospedale De Lellis di Rieti, dove è stata ricoverata, non hanno ancora deciso il giorno delle dimissioni.

La dinamica

Riguardo alla dinamica dell’incidente, che è tuttora al vaglio dei carabinieri, intervenuti sul posto insieme alle squadre dei vigili del fuoco di Amatrice e di Posta ed ai sanitari del 118, sembra che la Jeep con a bordo i coniugi Franchi stesse procedendo in discesa, appena superato il valico della Torrita, il punto più alto della Salaria, nel territorio del Comune di Cittareale.

La donna, che si trovava al volante, avrebbe perso il controllo della vettura finendo contro la parte iniziale del guard rail posto al lato della strada, per cui l’impatto è risultato ancora più devastante. Non è ancora chiaro se la donna abbia perso il controllo del mezzo per un colpo di sonno, per le condizioni del manto stradale o per un pericolo imprevisto che le si è parato davanti.

Il rientro

La salma di Adriano Franchi si trova ancora all’ospedale di Rieti a disposizione degli inquirenti. Dovrebbe rientrare Ascoli nella serata di oggi o al massimo nella mattinata di domani. Per questo motivo, i familiari non hanno ancora deciso la data del funerale. Dovrebbe trattarsi comunque di giovedì mattina, in duomo. Una volta che il feretro avrà fatto ritorno in città, verrà accolto nella casa funeraria Damiani in via dell’Aspo.

Il cordoglio

La tristissima notizia ha gettato nello sconforto anche i suoi vecchi compagni di classe dello scientifico Orsini, cui era rimasto molto legato, nonostante la sua vita, sin dai tempi dell’Università, a fine anni Ottanta, fosse ormai a Roma. D’estate era solito partecipare alla rimpatriata dei liceali con ex studenti di classi e sezioni diverse. 




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