Toscana

Migliavacca con i vescovi toscani in Terra Santa durante l’attacco missilistico: trasferiti in Giordania


Gli alert hanno risuonato sui cellulari. Un allarme che ha fatto sobbalzare nel cuore della notte l’intera delegazione di vescovi, religiosi e laici toscani  in pellegrinaggio in Terra Santa. Israele aveva appena sferrato un attacco missilistico sull’Iran e l’intera popolazione era stata messa in allerta. Sono state ore di apprensione per monsignor Andrea Migliavacca e per l’intera delegazione, rimasta temporaneamente bloccata in Israele: un volo in partenza da Tel Aviv li avrebbe dovuti riportare questa sera in Italia. La macchina diplomatica nel frattempo si è messa in moto e nella giornata di oggi la delegazione è riuscita a raggiungere la Giordania. Adesso si trova ad Amman, da dove ripartirà con il primo volo per l’Italia. 

Il vescovo Andrea ha guidato il gruppo della diocesi di Arezzo Cortona e Sansepolcro. Ne fanno parte don Luca Lazzari, quattro seminaristi e il giornalista Luca Primavera. L’intera delegazione è guidata dal cardinale Augusto Paolo Lojudice, presidente della Cet, arcivescovo di Siena e vescovo di Montepulciano, insieme a fra’ Matteo Brena, commissario di Terra Santa per la Toscana.

I vescovi toscani, dopo essere partiti alle 10.30 da Gerusalemme e aver varcato il confine con la Giordania a Allenby  sono arrivati alle 16 ad Amman, accolti in un albergo vicino al Terrasanta College, in attesa di poter trovare un volo per fare rientro in Italia.

“Stiamo tutti bene, attendiamo gli eventi” spiega il cardinale Augusto Paolo Lojudice, presidente della Conferenza episcopale toscana. Con la chiusura degli spazi aerei in Israele, è stato organizzato il trasferimento nella vicina Giordania grazie alla collaborazione della Custodia di Terra Santa, del patriarcato di Gerusalemme, della Nunziatura Apostolica.

“Il pellegrinaggio – spiega monsignor Migliavacca – aveva lo scopo di esprimere la nostra vicinanza ai cristiani di Terra Santa e rappresentava un piccolo segno di pace: per questo abbiamo visitato i luoghi Santi, visto con i nostri occhi luoghi e situazioni e ascoltato testimonianze delle diverse comunità. Tra tutti ricordo l’incontro con padre Patton, che è il Custode di Terra Santa e monsignor Pizzaballa che è il patriarca”. 

La delegazione ha visitato Betlemme, il Santo Sepolcro, Gerico e ha fatto una sosta nel deserto: “Questa notte, purtroppo Israele ha attaccato l’Iran e questo ha complicato la situazione e soprattutto il ritorno. Lo spazio aereo è stato chiuso e non è stato possibile rientrare questa sera. Abbiamo lasciato velocemente Gerusalemme, dove è stata chiusa la città storica, e siamo riusciti ad attraversare la frontiera arrivando ad Amman. Adesso tutto è da ridefinire: dobbiamo capire quando ci saranno voli in partenza per rientrare in Italia. Certo, tutto questo ci ha colto di sorpresa, nella notte: sono infatti arrivati gli allarmi telefonici. Fortunatamente il viaggio è stato tranquillo, adesso attendiamo di capire come evolverà la situazione”.

Fra Matteo Brena, Commissario di Terra Santa per la Toscana, ha guidato il pellegrinaggio dei vescovi toscani e sta accompagnando la delegazione ad Amman, per il rientro in Italia. “Situazione tranquilla”, afferma, “siamo custoditi” dai frati che stanno accompagnando la delegazione nei vari spostamenti. Lasciare Gerusalemme in questo modo è stato doloroso, spiega, ma è anche un modo per comprendere la precarietà che vivono le persone che abitano questi territori. Un’esperienza intensa, che ci interroga, un bagno di realtà che ci chiede di prendere posizione per la pace e ci invita a chiedere alla comunità internazionale di intervenire quanto prima”.


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